Tre le ipotesi: cessione immediata, chiusura della stagione come separato in casa o reintegro. Le prime due sono oggettivamente complicate…
Da tre giorni si allena a Formello, come se niente fosse; come se non sapesse perfettamente che tutti i suoi sforzi saranno al momento inutili. Luca Pellegrini è stato escluso da Marco Baroni dall’elenco dei 25 calciatori disponibili in serie A e non fa parte neanche dell’elenco europeo. Contro il Monza assisterà alla sfida dalla tribuna, sapendo di non poter dare il suo contributo.
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Il club biancoceleste lo ha escluso dalle due liste presentate nelle ultime settantadue ore. Baroni ha deciso di fare a meno di lui, preferendogli Hysaj (che era rimasto ai margini da settembre fino a gennaio) e Basic, reintegrato e tornato a disposizione. Pellegrini e la Lazio dovranno studiare la miglior soluzione possibile per completare la stagione e programmare il futuro. Tre le ipotesi: la cessione immediata, il reintegro in rosa o lo status di separato in casa.
L’ultima soluzione, oggettivamente, non conviene a nessuna delle due parti: il calciatore rimarrebbe fermo almeno per sei mesi, mentre il club sarebbe costretto a pagare un ingaggio ad un elemento inutilizzabile, rischiando che dal primo luglio la situazione peggiori ulteriormente. Secondo l’accordo stipulato con la Juventus infatti, la Lazio con la fine del prestito biennale (scadenza il prossimo trenta giugno), sarà chiamata a pagare per intero i 2,4 milioni di euro di ingaggio del calciatore (attualmente divisi con la Juventus).
Molto più conveniente, per il club e per il terzino, pensare alla cessione o al reintegro. La prima ipotesi è però oggettivamente molto complicata, anche alla luce della situazione contrattuale di Pellegrini. Il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani, a margine della presentazione dei nuovi acquisti Provstgaard, Belahyane e Ibrahimovic, aveva spiegato che “si tratterebbe di un’operazione molto complessa”, riferendosi alla possibile cessione al Besiktas. Il mercato turco chiude l’undici di febbraio, ma non è facile per il club dove attualmente milita Ciro Immobile, chiudere l’acquisto di Pellegrini.
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Come già specificato, il giocatore è di proprietà della Juventus ed è stato acquistato dalla Lazio l’estate del 2023 con la formula del prestito biennale. Il club biancoceleste è obbligato a riscattarlo a giugno pagando quattro milioni e duecentomila euro alla Juve. A giugno la Lazio sarà anche chiamata ad onorare per intero il pagamento dell’ingaggio (due milioni e quattrocento mila euro). Tecnicamente, per lasciare la Lazio a Gennaio, Pellegrini dovrebbe rescindere con i biancocelesti.
A quel punto il Besiktas dovrebbe accordarsi con la Juventus (proprietaria del cartellino) e pagare quattro milioni al club bianconero. Per poter sbloccare il tutto, serve l’ok della Lazio (che non avrebbe problemi a liberarsi del calciatore, escluso da entrambe le liste), della Juventus (che sarebbe teoricamente contenta di vedersi recapitare anticipatamente i soldi che avrebbe invece incassato a giugno), del calciatore e del Besiktas. Ma i turchi non sembrerebbero disposti ad onorare la cifra dell’ingaggio. Pellegrini percepiva alla Juve tre milioni a stagione: pur di arrivare alla Lazio aveva accettato una riduzione di seicento mila euro, ma non sarebbe disposto ad ulteriori tagli per lasciare la capitale.
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Operazione molto complicata e frenata dalle tante parti coinvolte e da alcuni paletti contrattuali. “Non so quando chiude il mercato, ma è un’operazione estremamente complessa perché dovrebbe essere trasferito alla Juventus, che dovrebbe poi cedere definitivamente al Besiktas o a un’altra squadra. La vedo una soluzione abbastanza difficile e complicata. Atteso che ufficialmente non abbiamo avuto nessuna richiesta se non sentito qua e là qualche interessamento. Ma di ufficiale non abbiamo sentito nulla”, ha ribadito Fabiani.
Se cedere il calciatore sembra complicato, e arrivare alla rottura risulterebbe deleterio per entrambe le parti, resta la terza soluzione: il passo indietro che permetterebbe di ottenere una sorta di soluzione di comodo. Baroni spiegherà domani in conferenza stampa i motivi che lo hanno spinto ad escluderlo dalla lista. E’ rimasto deluso da alcuni comportamenti del calciatore. Difficile capire se la situazione sia definitivamente compromessa o se un passo indietro di Pellegrini (scuse pubbliche) consentirebbero una riapertura.
La Lazio avrebbe la possibilità di studiare due cambi nella lista entro il 30 marzo. Data in cui teoricamente, Hysaj dovrebbe tornare a disposizione dopo l’infortunio. Teoricamente, la Lazio potrebbe inserire Pellegrini e poi il 30 giugno decidere se depennarlo nuovamente al posto di Hysaj, o magari tenerlo in rosa e reinserire il terzino albanese, eliminando dalla lista Basic. Questo tipo di soluzione permetterebbe al club di sopperire all’emergenza terzini (fino al 30 marzo Baroni ne avrà solo tre a disposizione) e al club di studiare con maggiore serenità il futuro. Sarà necessario infatti sedersi intorno ad un tavolo con gli agenti di Pellegrini, per trovargli una sistemazione, evitando impuntature (il calciatore è sotto contratto con la Lazio fino al 2027, con opzione fino al 2028) e rischi di iper pagare un calciatore inutilizzabile. La sensazione è che ricucire convenga a tutti. Prevarrà il buon senso?