Kolo Muani si è presentato con cinque gol in tre gare alla Juve; Gimenez e Joao Felix subito protagonisti al Milan; la Fiorentina oggi lancerà Fagioli. La Lazio si gioca la Champions con squadre che hanno cambiato tanto sul mercato. Baroni punta su altri aspetti…
“Non c’è mercato che tenga, il lavoro ci può portare dove vogliamo arrivare”. Nel corso della conferenza stampa realizzata alla vigilia di Lazio-Monza, gara valida per la 24esima giornata di campionato e in programma oggi allo stadio Olimpico di Roma, il tecnico della Lazio Marco Baroni ha risposto così a chi gli chiedeva lumi sui valori delle squadre in lotta per un posto europeo al termine della sessione invernale di calciomercato.
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La Lazio si sta giocando il quarto posto con tre squadre (senza contare Bologna e Roma che rincorrono alle spalle del gruppo di testa) che durante il mercato invernale si sono mosse con forza, investendo tanto e chiudendo delle operazioni importanti. Che stanno già dando i loro frutti in campo. La sensazione diffusa è che le gerarchie siano cambiate e che la Lazio, già protagonista di un cammino super, debba fare un vero e proprio miracolo per reggere il ritmo delle dirette concorrenti.
Juve, Milan e Fiorentina: quanto sono cambiate dal mercato
La Juventus, che fino a gennaio aveva balbettato e che faticava a fare punti e inanellare prestazioni di livello, si è affidata a Kolo Mouani, attaccante arrivato in prestito dal Paris Saint Germain e protagonista di un impatto eccezionale. Il centravanti, che ha tolto il posto a Vlahovic (rimasto desolatamente in panchina a Como), si è presentato con cinque gol nelle prime tre gare (doppiette con Empoli e Como e rete all’esordio a Napoli). I bianconeri hanno già inserito anche Veiga e Kelly, arrivati in corso d’opera e diventati pedine preziose.
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Il Milan e la Fiorentina sono state stravolte dal mercato: i rossoneri hanno acquistato Walker (titolare fisso in difesa al posto dell’incerto Emerson Royal e di Calabria, ceduto al Bologna), Joao Felix e Gimenez (oltre a Bondo e Sottil). Il fantasista portoghese ha segnato in Coppa Italia con la Roma e l’ex centravanti del Feyenoord è andato a segno ad Empoli: entrambi hanno avuto un grande impatto nell’economia della squadra rossonera. La Fiorentina lancerà oggi i suoi nuovi acquisti: su tutti Fagioli, arrivato a gennaio e destinato a diventare il perno del centrocampo.
Il mercato della Lazio: “Noi lavoriamo in prospettiva”
Ieri Marco Baroni ha fatto una fotografia perfetta del diverso modo in cui la Lazio e gli altri club hanno deciso di lavorare sul mercato. Milan, Juventus e Fiorentina hanno deciso di acquistare calciatori pronti, che servano per raggiungere immediatamente i propri obiettivi. Soprattutto i rossoneri e i bianconeri conoscono l’importanza di arrivare in Champions e hanno deciso di fare di tutto per chiudere la stagione tra le prime quattro (o forse tra le prime cinque, se le squadre italiane faranno il loro nelle rispettive coppe). Hanno preso giocatori già formati, pronti all’uso, senza badare troppo alla formula (la Juve li ha tesserati quasi tutti in prestito secco).
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La Lazio ha fatto un discorso diverso. Mentre le concorrenti cercavano di rinforzarsi nell’immediatezza, i biancocelesti hanno puntato sul futuro, chiudendo operazioni su giovani da far crescere. “Il mercato è stato un mercato di prospettiva. Sono arrivati tre ragazzi giovani che nella loro totalità annoverano 70 presenze. Da parte nostra c’è la voglia di velocizzare e migliorare questi ragazzi. Hanno qualità ed abbiamo iniziato ad inserirli. Sarà compito mio inserirli il prima possibile”. La sintesi è presso fatta: Milan, Juve e Fiorentina hanno acquistato giocatori pronti, immediatamente sfruttabili. La Lazio no: ha portato nella capitale giocatori su cui scommettere e che dovranno essere inseriti con parsimonia.
Il mantra di Baroni: “Mercato? Io punto sul lavoro”
Si tratta della scelta giusta? Il tecnico guarda avanti: accantona il mercato e preferisce concentrarsi sul campo: “A me non interessa il mercato e quello che hanno fatto gli altri. A me interessa il gruppo squadra: abbiamo reinserito Hysaj e Basic che si sono allenati sempre, con tanta dedizione, dando tutto loro stessi, anche fuori ruolo. E la loro dedizione è un valore che voglio trasferire alla squadra, alla quale ho sempre detto che è vero che c’era il mercato, ma che noi dovevamo credere a quello che stavamo facendo. Ora siamo ripartiti: la testa deve essere sul lavoro, sul gruppo squadra, sul senso di sacrificio che può portarci a raggiungere quello che vogliamo. Non c’è mercato che tenga”.
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Mentre le altre acquistano giocatori pronti, Baroni si ritrova a puntare sul lavoro. “Il mio compito è migliorare i giocatori: io non mi aspetto mai niente, preferisco guardare quelli che ho e migliorarli. Non dobbiamo guardare gli altri: noi siamo questi, grande fiducia, illimitata verso il gruppo, perchè li vedo crescere e migliorare giorno dopo giorno”.