Viaggio nelle sfide più importanti che hanno coinvolto la Lazio e il Napoli: le dieci gare storiche tra i due club disputate allo stadio Olimpico
La gara contro il Napoli di sabato prossimo, in programma allo stadio Olimpico alle ore 18:00, rappresenta per la Lazio un importante crocevia per la stagione. I biancocelesti hanno già sconfitto due volte gli azzurri: nella sfida di Coppa Italia disputata all’Olimpico e nella gara giocata al Maradona a distanza di pochi giorni. Storicamente, le sfide contro il Napoli sono sempre state combattute, ricche di gol e di episodi da ricordare. Gare decisive per gli obiettivi di entrambe le squadre. Ecco le dieci gare più rappresentative, disputate allo stadio Olimpico di Roma.
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Una delle sfide più clamorose che hanno coinvolto Lazio e Napoli. Il 4 marzo del 1962, biancocelesti e azzurri si affrontarono allo stadio Flaminio di Roma, per una sfida decisiva per la lotta promozione. Lazio e Napoli comandavano la classifica della serie cadetta. Il match si chiuse 0-0, ma ci fu un clamoroso torto arbitrale subito dalla Lazio. Una punizione battuta dal laziale Seghedoni entrò in porta e bucò la rete. Il portiere del Napoli Pontiel (nella seconda delle tre foto) si disperò, per aver subito il gol. Ma l’arbitro della sfida, il signor Rigato di Mestre, non si accorse che il pallone aveva bucato la rete, e pensò (avendo visto la sfera che terminò tra le braccia di un raccattapalle posizionato dietro la porta) che il pallone fosse uscito, facendo riprendere il gioco con una rimessa da fondo campo. A fine anno il Napoli superò i biancocelesti di un punto e fu promosso: a scapito della Lazio.
Il 21 gennaio 1973 la Lazio di Maestrelli sconfisse il Napoli con un netto 3-0, grazie ai gol di Manservisi (nella foto), Nanni e Chinaglia. Un successo netto, che fu però accompagnato da una serie di polemiche a distanza tra le due squadre. Lazio e Napoli se le dettero di santa ragione in campo, inasprendo gli animi tra i due club. Gli azzurri se la segnarono e nel match di ritorno (ultima giornata di campionato) se la giocarono alla morte contro i biancocelesti, che si stavano giocando il titolo. Una delle gare più amare ricordate dalla “Banda Maestrelli”.
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La sconfitta maturata a Napoli nell’ultimo turno della stagione 72-73, regala lo scudetto alla Juventus e relega la Lazio al terzo posto. I biancocelesti (arrabbiatissimi con gli azzurri), si prendono la rivincita nella stagione successiva. All’Olimpico, dopo un lungo assedio, è Chinaglia a decidere la partita grazie ad un guizzo nel finale: il centravanti biancoceleste si avventa in area napoletana e batte il portiere Carmignati in uscita.
Il 21 aprile del 1984 la Lazio batte il Napoli 3-2 al termine di una sfida eccezionale e ricca di emozioni. Il protagonista assoluto della sfida è Bruno Giordano. Il centravanti della Lazio torna in campo dopo il grave infortunio di Ascoli, che lo ha tenuto quattro mesi lontano dai campi di gioco e dopo solo un minuto sblocca il risultato con una bellissima girata al volo. La gara sarà emozionante e ricca di colpi di scena. I biancocelesti la portano a casa grazie ad una splendida doppietta di Michael Laudrup.
La più bella vittoria della Lazio allo stadio Flaminio nella stagione 89-90; in vista dei Mondiali italiani, che hanno portato alla ricostruzione dello stadio Olimpico, la Lazio disputa le sue partite casalinghe nell’impianto di Viale Tiziano. Il 30 dicembre, i tifosi biancocelesti festeggiano l’arrivo dell’imminente Capodanno con una prestazione maiuscola. La Lazio di Materazzi annichilisce i futuri campioni d’Italia del Napoli, grazie ad una prestazione super: Amarildo segna una splendida doppietta (la grande notizia è che nessuna delle due reti è stata segnata di testa), mentre Pin chiude la gara con un bellissimo gol in contropiede.
Il 30 marzo del 1993, la Lazio batte il Napoli 4-3 e festeggia la qualificazione in Coppa Uefa (antenata dell’attuale Europa League), dopo sedici anni di attesa. “Welcome in Europe” la coreografia della Curva Nord per la sfida contro gli azzurri. La Lazio parte forte e dopo meno di cinque minuti si trova sul 2-0, grazie ad una splendida doppietta di Karl Heinz Riedle. Il Napoli accorcia le distanze con Zola, ma Beppe Signori riporta i biancocelesti avanti 3-1. Nella ripresa il Napoli trova il gol con Francini, ma è ancora Winter a rimettere le cose a posto. Nel finale ancora Zola regalerà qualche brivido ai tifosi che hanno riempito gli spalti dello stadio Olimpico.
Cinque gol in meno di quarantacinque minuti: e tutti senza Beppe Signori infortunato: la Lazio di Zdenek Zeman, da pochi mesi sulla panchina biancoceleste, regala una dimostrazione di forza e compattezza, infliggendo al Napoli un netto 5-1: un primo tempo straordinario dei biancocelesti, che sbrigano la pratica Napoli grazie alla doppietta di Winter e ai gol di Boksic, Casiraghi e Paolo Negro.
Il 31 agosto del 1997 la Lazio batte il Napoli 2-0 nella prima giornata di campionato. Per la prima volta Sven Goran Eriksson si siede sulla panchina dei biancocelesti iniziando un ciclo che lo porterà a vincere uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Contro il Napoli si registra anche l’esordio assoluto di Roberto Mancini con la maglia biancoceleste. Il numero dieci bagna la sua prima gara ufficiale nella capitale con un gol: Mancio si avventa su un corner di Fuser e di testa batte Taglialatela. Nel finale arriverà il raddoppio di Giuseppe Pancaro.
Il 7 aprile del 2012 il mondo biancoceleste ricorda Giorgio Chinaglia, scomparso a Naples negli Stati Uniti pochi giorni prima. La Lazio ne onora la memoria infliggendo al Napoli (una delle squadre che Long John ha punito maggiormente con la maglia biancoceleste) una sonora sconfitta per 3-1: Candreva apre le marcature, l’ex Pandev pareggia, ma poi è Stefano Mauri ad inventarsi un gol da antologia: una splendida sforbiciata volante, che batte il portiere del Napoli De Sanctis. Nel finale è Ledesma (dal dischetto) a chiudere la sfida.
La stagione 2019-20 verrà per sempre ricordata come quella del grande rimpianto legato all’interruzione del campionato a causa della pandemia da Covid – 19. La Lazio stava marciando ad un ritmo impressionante verso la vetta della classifica. L’11 gennaio del 2020 i biancocelesti di Inzaghi batterono il Napoli 1-0, ottenendo la decima vittoria consecutiva. A decidere la sfida, un eurogol nel finale di Ciro Immobile, che tolse il pallone al portiere azzurro Ospina e si inventò quasi dalla linea di fondo una traiettoria micidiale, che si è spenta in rete.