Accadde oggi 13 febbraio: la “statua di Paul Gascoigne”

I fatti, le partite, i personaggi che si sono messi in evidenza il 13 febbraio nella storia della Lazio. Una gara che ha visto come protagonista Paul Gascoigne

Genio, sregolatezza, tecnica sopraffina e quella pazzia che da sempre ha caratterizzato la sua carriera. Paul Gascoigne resta una delle figure più amate dal pubblico biancoceleste. I tifosi lo hanno atteso un anno intero, dopo l’infortunio che si procurò il giorno della finale della F.A. Cup, l’ultima gara con la maglia del Tottenham prima di trasferirsi nella capitale. Una passione mai sopita, che ha trasformato Gazza nell’uomo più amato dalla tifoseria.

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13 febbraio
Accadde oggi 13 febbraio: la “statua di Paul Gascoigne” – Lalazio.com

Gazza ha fatto brillare la sua stella ad intermittenza. E’ stato protagonista di giocate eccezionali (indimenticabili il gol a Pescara dopo uno slalom pazzesco, la rete in un derby nel finale, un gol lasciato a Riedle contro l’Ancona dopo che aveva saltato mezza difesa, e le reti contro Milan e Juventus. Il 13 febbraio del 1994 realizzò una rete bella e che è rimasta nella storia, per un’esultanza inedita: copiata negli anni successivi da altri calciatori.

13 febbraio 1994: Signori stende il Cagliari e Gascoigne festeggia con la “statua”

La Lazio di Dino Zoff sconfigge nettamente il Cagliari di Giorgi, protagonista di una stagione a due facce: deludente in campionato ed esaltante in Coppa Uefa. I biancocelesti battono i sardi 4-0 al termine di una gara dominata. I rossoblù, dove militano gli ex Valerio Fiori e Dario Marcolin (che aveva iniziato la stagione nella capitale per poi trasferirsi in prestito a novembre in Sardegna) e Giuseppe Pancaro (che l’estate del 1997 si trasferirà nella capitale), resistono poco più di venti minuti, prima di cedere sotto i colpi di Beppe Signori.

Lazio-Cagliari 1994
13 febbraio 1994: Signori stende il Cagliari e Gascoigne festeggia con la “statua” – Lalazio.com

Il biondo attaccante della Lazio sigla una splendida tripletta: il primo centro arriva dal dischetto, il secondo con un calcio di punizione dal limite dell’area e il terzo con un colpo di testa ravvicinato. Nel finale arriva anche il quarto sigillo, siglato da Paul Gascoigne: l’inglese batte Fiori con una punizione pennellata, che si infila sotto l’incrocio dei pali. Dopo aver segnato, Gazza si blocca, trasformandosi in una vera e propria statua, guardando i tifosi. Un modo di esultare inedito, che verrà copiato negli anni successivi da altri calciatori (su tutti Mark Bresciano).

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La telefonata del Tata Gonzalez

Il 13 febbraio del 2011 la Lazio si impone in trasferta sul campo del Brescia con il punteggio di 2-0. A firmare il successo per i biancocelesti, sono le reti del Tata Gonzalez, centrocampista uruguaiano apprezzato dalla tifoseria per la sua caparbietà e la grinta che lo hanno sempre contraddistinto e Libor Kozak, attaccante ceco, proveniente dalle giovanili e capace di lasciare il segno in prima squadra.

Brescia-Lazio Alvaro Gonzalez
La telefonata del Tata Gonzalez – Lalazio.com –

La gara verrà ricordata per la strana esultanza di Gonzalez, che dopo aver segnato si è sfilato lo scarpino e fingendo di avere tra le mani un telefono, ha simulato una telefonata, tra le risate dei compagni di squadra. Il centrocampista ha vestito la maglia della Lazio dal 2010 al 2015, collezionando 146 presenze e sette reti. Ha fatto parte della squadra che nel 2013 si è aggiudicato la Coppa Italia nella famosa finale del 26 maggio contro la Roma. In quella competizione è andato a segno nella semifinale di ritorno contro la Juventus.

 

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