Una grande prestazione della Lazio di Maurizio Sarri, che il 14 febbraio dello scorso anno ha sconfitto il Bayern Monaco 1-0 nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League.
Una delle prestazioni più esaltanti della Lazio nella sua storia europea. Una vittoria importantissima, contro un’avversario di livello assoluto e davanti ad uno stadio Olimpico strapieno. La Lazio, nel bel mezzo di una crisi di identità e di risultati (che a distanza di pochi mesi porterà all’addio di Maurizio Sarri), si regala una notte di gala, sconfiggendo il Bayern Monaco negli ottavi di finale di Champions League. Una gara disputata il 14 febbraio dello scorso anno allo stadio Olimpico di Roma.
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Una vittoria prestigiosa, che ha permesso ai biancocelesti di vivere novanta minuti straordinari: nonostante il momento di difficoltà, la squadra biancoceleste gioca una gara quasi perfetta: concede pochissimo agli avversari e li punisce nella ripresa grazie al proprio capitano Ciro Immobile. Nel finale, la Lazio sfiorerà anche il gol del raddoppio.
14 febbraio 2024, la Lazio si regala una notte di gala
Una notte meravigliosa, una serata di gala in un palcoscenico straordinario e di fronte a oltre sessantacinquemila spettatori. La Lazio, protagonista di un ottimo cammino europeo, affronta e sconfigge il Bayern Monaco, nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Una delle vittorie più prestigiose ottenute dai biancocelesti nella loro storia europea. Sarri schiera la sua Lazio con il 4-3-3: davanti a Provedel (che era andato a segno nella prima gara della competizione con l’Atletico Madrid, schiera Marusic, Gila, Romagnoli e Hysaj; a centrocampo il terzetto composto da Guendouzi, Vecino e Luis Alberto; davanti, con Immobile ci sono Isaksen (a destra) e Felipe Anderson (a sinistra).
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Dopo un primo tempo equilibrato, la Lazio passa al 70′: Isaksen si procura un rigore, prendendo un calcione da Kimmich (che verrà espulso dall’arbitro). Dal dischetto il capitano Ciro Immobile si dimostra freddo e batte il portiere Neuer. Nel finale, con i bavaresi in dieci, la Lazio sfiora anche il raddoppio con Felipe Anderson, che fallisce una ripartenza pericolosa. La Lazio si regala una serata meravigliosa. Che purtroppo non servirà per passare il turno (nel ritorno il Bayern ribalterà il risultato), ma che resterà indelebile nel cuore dei tifosi.
14 Febbraio, da Monelli a Kozak
Nel giorno in cui si festeggiano gli innamorati, la Lazio è riuscita a portare a casa dei successi indimenticabili: nel 1988 la squadra di Eugenio Fascetti, trascinata da Monelli e Savino, batte il Messina 2-0 e fa un passo in avanti fondamentale verso la promozione (che otterrà a fine stagione). I due attaccanti biancocelesti segnano due gol (anche se il primo non è stato assegnato al centravanti per un tocco di un difensore messinese) nei primi dieci minuti e condizionano il resto della gara.
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Nel 2013 la Lazio di Petkovic è protagonista di un’impresa eccezionale sul campo del Borussia Monchengladbach in Europa League. In dieci per più di mezz’ora e sotto di due gol, la squadra biancoceleste riesce a rimontare e a chiudere sul 3-3, grazie ad un gol di Floccari e una splendida doppietta di Kozak. Una gara incredibile, nella quale il portiere MArchetti ha anche respinto un calcio di rigore.
La prima di Reja
Il 14 febbraio del 2010 si apre ufficialmente l’era Reja. Il tecnico goriziano si siede per la prima volta sulla panchina della Lazio, chiamato a risistemare una situazione drammatica. Il tecnico esordisce a Parma e come prima cosa chiede ed ottiene il reintegro in rosa di Cristian Ledesma, che era stato messo da parte da Ballardini. La Lazio gioca una gara intensa e porta a casa il successo grazie ai gol di Stendardo e Mauro Zarate (subentrato a Rocchi).
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Da quel momento in poi inizierà per i biancocelesti un cammino esaltante, che si concluderà con la salvezza. Un traguardo che sembrava insperato fino a poche settimane prima dell’arrivo del tecnico.