Baroni lo tiene pronto da ala o trequartista, la Lazio aspetta di definire il rinnovo fino al 2026: Pedro si prepara per continuare in biancoceleste
A quarant’anni come a venti, è sempre Pedrito. L’età, per lui, è solo un numero: non ha 37 anni e mezzo, ma vive come se il tempo fosse suo alleato. Eterno ragazzo, non parla di ritiro e si diverte a battere nuovi record. La doppietta col Monza, la sua prima in Italia, è arrivata proprio quando mancava nella sua collezione.
Ora ha segnato 5 gol in campionato, mentre il primato nelle ultime cinque stagioni nei top campionati europei risale al 2021-22, la sua prima annata con la Lazio. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, per Pedro, l’età è indefinibile: è l’età dell’oro, l’età perfetta, contrariamente a chi, avvicinandosi ai 38 anni, inizia a ripiegare sui propri sogni.
La sua dedizione in allenamento e il suo impegno in campo lo rendono tra i più promettenti della squadra. Aspetta le decisioni di Baroni con la consueta calma di un campione medagliato, guardando al futuro senza rimpiangere il passato, concentrato su ciò che ancora può dare.
Il ruolo non si misura solo in anni, ma nei valori che un giocatore porta in campo. Pedro è un esempio per tutti: non è mondano, non ha demoni da affrontare, e la famiglia è il suo solido rifugio. In campo, il suo contributo si riflette nella professionalità, nell’impegno e nella fame di vincere.
Con l’attesa del verdetto su Dia, Pedrito rappresenta una carta sicura per Baroni. Il tecnico, infatti, ha la possibilità di farlo giocare da trequartista nel 4-2-3-1, piuttosto che da ala, riducendo le corse e sfruttando la sua abilità nel dare equilibrio alla squadra, sia in fase di costruzione che di finalizzazione. Un ruolo doppio, che lo vede agire sia da 10 che da 9, e che si adatta perfettamente al concetto di mobilità voluto da Baroni.
Come dimostrato domenica, partendo da dietro, ha fatto scaturire due gol con un cross ben dosato, commentando: “Mi hanno sempre messo il pallone sul sinistro”, con un tono che mescola umorismo e grinta.
Il segreto, come spiega lo spagnolo, è lavorare sodo, dare tutto in campo e non avere paura di osare. “Volevo fare tripletta, sono contento di fare gol; è fondamentale per un attaccante. Il Napoli è forte, abbiamo vinto al Maradona, ma sarà una partita difficile. Sarebbe bello vincere anche davanti ai nostri tifosi”, ha dichiarato a caldo, giusto in vista della sfida contro il Napoli.
Pedro è un vanto per la Lazio: tra i giocatori con almeno cinque gol nei campionati Big 5, gareggia con icone come Jamie Vardy, e il Napoli ricorda ancora il gol che ha segnato il 27 febbraio 2022. La sua capacità di reinventarsi ogni giorno è il pilastro della sua carriera. Con il rinnovo in vista – la sua scadenza è a giugno e l’intesa potrebbe prolungarlo fino al 2026, al culmine dei suoi 39 anni – il futuro di Pedrito sembra ancora tutto da scrivere. Un nuovo ritorno al futuro, che la Lazio è pronta a blindare con orgoglio, per continuare a regalare momenti indimenticabili e a dimostrare che, per lui, il tempo è solo un numero.