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La Lazio e gli scontri diretti: la poca cura di quei dettagli decisivi anche contro il Napoli

La Lazio alla fine acciuffa un rocambolesco pareggio sul finire della partita contro la capolista Napoli in una partita per lunghissima, a tratti dominata e giocata meglio

Il diagonale chirurgico di Dia al minuto 89 evita ai biancocelesti l’ennesima clamorosa beffa contro una “grande” del campionato. Una partita dove la Lazio ha cercato la vittoria con una determinazione sicuramente maggiore della capolista, sembrata più volte sul punto di crollare, ma che si è ritrovata a metà secondo tempo addirittura in vantaggio grazie a una delle carambole più assurde mai viste sui campi di calcio che ha portato all’autorete finale di Marusic.

La Lazio e gli scontro diretti: la poca cura di quei dettagli decisivi anche contro il Napoli – LaLazio.com – LaPresse.it

Il pareggio contro la squadra in testa al campionato regala agli uomini di Baroni l’imbattibilità stagionale contro i partenopei, unica luce nel buio di scontri diretti che l’hanno vista invece uscire quasi sempre sconfitta. L’ultimo step da compiere per una squadra che dopo 25 giornate appare già comunque come una delle migliori del campionato per identità di gioco e brillantezza di manovra.

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Il neo degli scontri diretti

46 punti in classifica dopo 25 giornate regalano comunque il quarto posto in classifica alla Lazio, in piena corsa per un posto in Champions League per la prossima stagione. Senza aggiungere positività alla stagione fin qui disputata dai biancocelesti, se consideriamo anche il passaggio del turno in Coppa Italia e la qualificazione diretta agli ottavi di Europa League da prima in classifica del girone unico della prima fase, non possiamo comunque che apprezzare l’enorme lavoro fatto dal neo tecnico Baroni, che in soli 6 mesi ha plasmato un gioiellino che continua a divertire, ma soprattutto a entusiasmare i propri tifosi.

Il neo degli scontri diretti – LaLazio.com – LaPresse.it

Tante vittorie, tante belle partite, tanti gol realizzati per un gioco oramai mandato a memoria che lascia pensare che i biancocelesti possono vincere contro chiunque sia in Italia che in Europa. Resta però un neo, quello degli scontri diretti che comunque stanno facendo la differenza in classifica: 1 vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte.

Questione di dettagli

Troppe le partite contro le squadre che lottano per i nostri stessi obiettivi, giocate meglio o sicuramente alla pari, ma non vinte se non addirittura perse per dettagli non curati bene, sia di situazioni tattiche sia come giocata individuale, che appena si alza l’asticella della forza dell’avversario possono risultare decisivi. Subito alla terza giornata il pareggio casalingo contro il Milan, anche in quell’occasione un 2-2 rocambolesco che aveva visto i biancocelesti ribaltare il vantaggio iniziale dei rossoneri, ma subire il pareggio pochi minuti dopo su una ripartenza che aveva colto sbilanciata la squadra di Baroni.

Questioni di dettagli – LaLazio.com – LaPresse.it

Serviva più scaltrezza e attenzione. Poche settimane dopo arriva la sconfitta di Firenze, arrivata indubbiamente oltre il 90 minuto grazie a un calcio di rigore inesistente regalato ai viola, in una partita che la Lazio aveva anche giocato meglio, ma non aveva saputo gestire il meritato vantaggio iniziale. Anche a Torino contro la Juventus la sconfitta matura in circostanze arbitrali discutibili, ma il contropiede in campo aperto, con conseguente espulsione da ultimo uomo di Romagnoli, che lascia i compagni in dieci per tre quarti di partita, è un’ingenuità tattica importante e decisiva. Contro i Campioni d’Italia dell’Inter arriva la più pesante sconfitta dell’annata, figlia forse più di una serie di episodi sfavorevoli raggruppati nell’arco di pochi minuti a cavallo dei due tempi che di situazioni tattiche sbagliate.

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Pareggio contro l’Atalanta – Lazio.com – LaPresse.it

La sconfitta nel derby invece brucia per l’approccio sbagliato che la squadra ha avuto nei primi 15 minuti di gioco. Sotto di due gol in pochi minuti e una montagna impossibile da scalare per tante squadre. Il pareggio contro l’Atalanta è figlio anche dei tanti infortuni che in quel momento avevano falcidiato la rosa a disposizione di Baroni, ma è innegabile che in certe partite che si decidono su piccoli episodi, sbagliare un paio di gol facili davanti al portiere rappresenta un errore grave. Infine il Napoli di ieri, che forse rappresenta la somma di tutti questi scontri diretti già visti, ingenuità difensive dei singoli, errori individuali, gol sbagliati che pesano sul risultato finale e quel pizzico di fortuna che non ha mai aiutato quest’anno i biancocelesti. Dettagli appunto. Ora sta a Baroni e al suo staff limare l’ultimo tassello, far girare gli episodi dalla parte giusta, curando perfettamente tutti i dettagli.

 

Published by
Mauro Simoncelli
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