Impazzano le polemiche e le discussioni intorno al numero uno biancoceleste dopo l’errore contro il Napoli, in occasione del gol di Raspadori
Che succede ad Ivan Provedel? La domanda che molti tifosi biancocelesti si stanno ponendo dopo la sfida tra Lazio e Napoli, alimenta le discussioni, i dibattiti e porta tifosi e addetti ai lavori a porsi delle domande in vista del futuro. Il portiere biancoceleste, per anni una vera e propria garanzia di rendimento e di risultati, sembra non regalare più le stesse certezze del passato. In questa stagione gli errori si stanno moltiplicando, tanto da portare i critici a chiedersi se sia giusto o meno continuare a puntare su di lui in vista del finale di campionato.
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Al termine di Lazio-Napoli, il tecnico Marco Baroni è stato chiaro: “Lui è il portiere titolare. Gli errori dei giocatori sono mia responsabilità, anche quelli del portiere. Dobbiamo crescere e lavorare, in alcune partite dobbiamo gestire meglio queste situazioni. Questo passa dal lavoro e dalla crescita forte della mentalità, oggi ne ho vista tanta”. L’allenatore della Lazio fa scudo intorno al suo portiere: in estate lo aveva preferito a Mandas e ha confermato questa scelta. Nonostante qualche errore di troppo nelle ultime sfide.
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In questa stagione Provedel ha mostrato qualche segnale preoccupante: dal gol di Leao in Lazio-Milan passatogli tra le gambe alla rete di Esposito contro l’Empoli in cui è scivolato, lasciando la porta sguarnita, ai due gol subiti a Parma (il primo dopo uno scambio stretto con Rovella, il secondo…dove la sua responsabilità è sicuramente più alta, facendosi trovare lontanissimo dai pali da Haj), alla rete di Saelemakers nel derby, dove respinge un tiro che sembrava innocuo, sui piedi dell’esterno giallorosso; da Lazio-Como, dove esce a vuoto e lascia la porta vuota (Kempf fortunatamente colpisce la traversa), a Lazio-Fiorentina, dove non è esente da colpe sul gol di Adli, fino a Cagliari-Lazio (uscita a vuoto in occasione della rete del momentaneo pareggio di Piccoli) e Lazio-Napoli.
Sul gol di Raspadori commette un doppio errore: prima rinvia sbagliando la misura del rilancio e regalando palla a McTominay, poi si lascia beffare dall’attaccante del Napoli con un tiro che gli passa in mezzo alle gambe. “Forse non ci rendiamo conto di quanto quel gol abbia pesato nell’economia della partita – ha detto Emanuele Artibani in un’accesa diretta su Radio Olympia – il Napoli era venuto per contenere la Lazio e tu eri passato in vantaggio. Conte avrebbe dovuto cambiare completamente partita, ma ha avuto la possibilità di riprendersi subito. A me dispiace, ma non è il primo errore che commette questa stagione Provedel. Questa partita ce l’ha sulla coscienza”.
Dello stesso avviso anche Paolo Signorelli. “Un errore, anzi un doppio errore grave. In un momento decisivo della gara. Io non so cosa abbia onestamente, ed io sono uno di quelli che lo ha sempre difeso, ma mi chiedo se in questo momento non sia meglio per lui fermarsi un attimo. Io non dico che debba essere fatto fuori, ma magari può andare un attimo in panchina e poi tornare quando è di nuovo al cento per cento: la Lazio si sta giocando punti importanti e forse non ci stiamo rendendo conto di quanto possano pesare oggi degli errori così. E dobbiamo anche essere onesti e riconoscere che già lo scorso anno c’era stato qualche segnale in questo senso”. Sulla stessa linea anche Alessio Abruzzese: “A me sembra di rivedere la parabola di Marchetti: per due o tre anni uno dei migliori portieri europei, pronto a salvare la situazione sempre, con parate eccezionali, poi improvvisamente i declino. Io non so se stia passando anche dei problemi personali, ma a me non sembra sereno e onestamente la Lazio non credo che possa permetterselo adesso”.
Ma c’è anche chi la pensa diversamente. “Io non vedo tutti questi errori di Provedel – dichiara Enrico Pedone – qualche incertezza si, ma non stiamo parlando di papere o di errori colossali. Provedel era e resta una sicurezza e gli va data fiducia. Soprattutto in questo momento della stagione. Anzi, io gli farei giocare titolare anche le partite di coppa, proprio perchè per me rappresenta una grande sicurezza. Nulla da dire su Mandas, un portiere giovane che a me piace molto, ma Provedel resta Provedel. E gli va data fiducia: soprattutto ora”.