L’esterno e capitano della Lazio sta vivendo la sua migliore stagione da quando gioca in serie A, non solo con le reti ma anche con i passaggi decisivi
Quando sale in cattedra e decide che bisogna giocare, segnare e vincere non ce n’è quasi per nessuno. Pochi gli riconoscevano doti da leader, quando è stato designato come capitano ma gara dopo gara si sta guadagnando i galloni, magari con tanto per il suo carattere e per quello che fa vedere quando bisogna parlare con gli arbitri o dare la scossa ai compagni ma lo fa tecnicamente parlando. E se decide di andare a segnare o provare a vincere, ecco che usa la sua arma principale piedi, tecnica e fantasia e la Lazio vola. E’ il destino e quello che sta facendo gara dopo gara capitan Mattia Zaccagni.
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Pensare che col Napoli non aveva cominciato benissimo la sua gara, un po’ lontano e distaccato, quasi non riuscisse a prendere il ritmo e lui, ogni tanto, ha questo genere di amnesie, ma quando decide che è il caso di mettere il turbo e soprattutto di giocare a pallone, allora per le difese avversarie sono guai seri. E l’ha dimostrato contro la squadra di Conte, suo estimatore personale, tanto da volerlo come dopo-Kvara.
Numeri da urlo per capitan Zaccagni
La sua partita l’ha cominciata a giocare nella ripresa, almeno per quel che riguarda la gara tra Lazio e Napoli. Si vedeva che era ispirato, ma nel primo tempo non ha inciso come avrebbe voluto, ma nella ripresa è salito in cattedra nel vero senso della parola. Il suo gol in semi-rovesciata è stato stupendo, tanto che l’urlo gli è rimasto strozzato in gola a lui e a tutto lo stadio che quasi non credeva di aver visto e poi annullato un gol bellissimo. Un po’ sulla falsa riga di quello dello scorso anno negato sempre per fuorigioco a Castellanos, e sempre contro il Napoli.
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Nemmeno al suo secondo anno di Lazio è riuscito a fare così bene come sta facendo adesso. Basti pensare che dall’inizio dell’anno nuovo, nelle sei partite in cui ha giocato tra campionato ed Europa League, Mattia ha messo a segno 3 reti e fornito ben 4 assist. Un cammino incredibile che ha permesso alla Lazio di vincere e avere punti importanti in classifica, senza dimenticare che era un periodo difficile per l’emergenza infortuni che ha colpito la squadra. Numeri da capogiro che dall’inizio della stagione lo fanno diventare il Re e il leader tecnico della squadra con 9 gol realizzati e ben 8 assist forniti. Nessuno come lui in serie A. E la cosa bella è che può solo migliorare e mettere una firma importante per una stagione da incorniciare.