Il presidente della società biancoceleste parla in occasione di un evento del Lazio Club Montecitorio e spiega ogni cosa
Euforico, sorridente e pieno di vitalità. Era da un po’ di tempo che non si vede in questo stato il presidente della Lazio Claudio Lotito che, presente all’evento organizzato dal Lazio Club Montecitorio, parla della società, di quello che sta facendo e di quello che vorrà fare. Si parte dall’ultima soddisfazione, quella col Napoli, non tanto e solo per il risultato, quanto per la prestazione che, per sua stessa ammissione, è un risultato che “sta stretto alla Lazio, almeno il campo ha detto questo“. Come non mai si espone e per la prima volta va un po’ più in là di quello che ha sempre detto e pensato sul campionato della Lazio: “Vogliamo fare delle belle cose e la squadra sta facendo vedere situazioni molto importanti, ce la giochiamo con tutti e possiamo fare una gran lavoro e un bel campionato“.
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Come al suo solito scherza e dice di tutto e di più. Va quasi a ruota libera, anche perché si trova sempre a Montecitorio, il suo habitat ormai, la sua casa. Si sente al sicuro, tanto che svela un piccolo retroscena che, forse, è meglio che non diceva, ma tant’è: “Vi dico cosa che mi ha detto l’arbitro ieri in campo: “La vostra squadra non si fa mai rimproverare per i comportamenti”, noi siamo troppo persone per bene. Vogliamo vincere per merito non perché qualcuno dall’alto vuole la vittoria…“. Lotito lo dice come se fosse un vanto, e lo è, ma la verità è che ogni tanto anzi, più di ogni tanto, in campo (e anche e soprattutto fuori) la Lazio si deve far sentire, poi il riferimento di Lotito all’arbitro e a quello che ha riferito non è che vada molto in linea con le ammonizioni, ma questo è un altro discorso. Se per Lotito va bene che i giocatori siano angeli in tutto e per tutto.
Lo striscione di Parma e l’offesa
Il presidente ci tiene a dire la sua su quello che si è visto a Parma: “Quel fatto dello striscione a Parma, se lo avessero fatto i laziali sarebbe successo un cataclisma. Quando ho ereditato questa società veniva attaccata costantemente e giudicata antisemita, oggi la Lazio ha un presidente che fa parte della commissione contro l’antisemitismo. Tutto ci possono dire tranne che siamo antisemiti, parlano i fatti e il campo. I miei giocatori sono troppo delle persone per bene, cercano sempre di sopraffarci. Creiamo i presupposti per una formazione tale che sia da laziali, alleniamo il fisico ma anche la mente”.
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Torna anche su quello che sta facendo per la Lazio sia sullo stadio che il resto: “Stiamo costruendo l’Academy che prevede altri sette campi, uno studentato, la scuola, l’albergo e la chiesa perché vogliamo che i ragazzi tramandino questi valori. Porteremo solo così a casa il risultato”.
Lotito e il Flaminio: un investimento milionario
Sul Flaminio non si tira indietro anzi, va avanti a testa bassa e con orgoglio spiega con un monologo tutto quello che sta facendo, da capo a piedi: “Sul Flaminio abbiamo avviato l’iter. Per quanto concerne l’Academy siamo avanti: prevede 7 campi, la foresteria, la scuola e la chiesa fondamentale. Abbiamo già costruito un nuovo ristornate e un bara, anche un negozio in zona. E poi abbiamo avviato l’iter burocratico per lo stadio. Deve essere avviata la conferenza dei servizi, siamo allo studio dei documenti di prefattibilità. Lo stadio così come lo abbiamo concepito è un bene per tutta la città e non solo per i laziali. Un investimento di 140 milioni di euro di cui beneficeranno gli abitanti del quartieri. Toglieremo il disastro attuale dal punto di vista estetico e strutturale, miglioreremo l’acustica, pianteremo delle piante per incrementare il verde, strade che avranno la capacità di ridurre le temperature e l’inquinamento. Tutto attraverso un team di esperti del La Sapienza che della Terza Università di Roma, abbiamo massimi esperti. Sono fiducioso, salvaguarderemo la storia di quello stadio nato per il calcio. Lo vogliamo adibire a stadio del calcio con tutte queste migliorie senza snaturare l’aspetto architettonico dei Nervi. Il nipote è contento e soddisfattissimo di questo. Stiamo lavorando con la logica di fare l’interesse della collettività e non solo della Lazio“.
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I rinnovi a partire da quello di Pedro
Sul rinnovo di uno dei giocatori simbolo della Lazio di questo momento, Claudio Lotito quasi si arrabbia anche se risponde a tono e sull’argomento, non tirandosi indietro: “Il rinnovo di Pedro? Non riesco a capire perché si parla sempre dei rinnovi o del prezzo dei giocatori. Questa società è gestita da Lotito che ha assunto l’onere e l’onore di rappresentarla per gestirla nel migliore dei modi, a tutela degli interessi esclusivi del club. Deciderà Pedro se continuare o meno, la società è a disposizione per trovare la soluzione migliore“.
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“Quando ho posto il problema hanno tutti riso, a giugno tutti contro di me perché ho portato Baroni e giocatori sconosciuti. Io adesso ho avuto offerte superiori a 50milioni per alcuni giocatori e non mi pare di aver venduto nessuno, anzi. Ho comprato giocatori. Faccio le cose come vanno fatte. Voglio che il club competa a livello internazionale”. Infine sulla situazione dell’aquila e del falconiere, Lotito anche qui non si tira indietro: “Stiamo lavorando per risolvere questo problema. Lui è asserragliato lì dentro perché non vuole uscire, quello che è successo è vergognoso e tra l’altro lo aveva già fatto col Benfica. Derby in Europa? Intanto noi siamo qualificati, loro ancora devono qualificarsi. Poi vedremo” .