Il centrocampista uruguaiano sta finalmente per rientrare, era previsto poco prima del Venezia, ma medici e tecnico hanno preferito rimandare
Finalmente fuori dal tunnel. E stavolta per davvero. Quello di Mathias Vecino è stato un vero e proprio calvario. Una perdita importante per la Lazio e per Baroni. In mezzo al campo, pur non essendo un titolare, era un punto di riferimento per la squadra ma anche per l’allenatore che con lui poteva variare modulo sia prima della gara ma anche a partita in corso. Con l’uruguaiano passare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 era una cosa automatica. Istantanea. E anche di facile lettura per gli interpreti, tanto che a uno come Guendozi, ad esempio, l’idea di giocare con i tre in mezzo avendo Vecino, gli dà la possibilità di poter fare qualche sortita offensiva in più verso la porta. E stato proprio lui a confessarlo allo stesso compagno.
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Ora è tutto o quasi alle spalle con un’esperienza che per il giocatore è stata quasi traumatica. Già perché l’ultima partita che ha giocato è stato il 24 novembre del 2024 contro il Bologna, l’uruguaiano giocava titolare e la Lazio era disposta in campo col 4-3-3. Una partita vinta nettamente per 3-0, ma per Mathias un’ora buona per festeggiare la sua centesima gara con la maglia biancoceleste, e poi fuori per infortunio. Lì per lì, il giocatore, pur avendo dolore, pensava si trattasse di un normale infortunio muscolare, mai avrebbe pensato di stare lontano dal campo di gioco per tre mesi.
Vecino è pronto, forse già panchina con l’Inter
Per il giocatore è stato un vero calvario, anche perché per ben due volte, una di recente, è stato vicino al rientro ma un po’ per smania e un po’ per un programma non proprio brillante, ha dovuto frenare per non rifermarsi di nuovo e compromettere addirittura la stagione. ma ora il rientro di Matias Vecino è a un passo, anche perché quello che ha avuto non è stata proprio una bazzecola, visto che si è trattato “una lesione miotendinea al retto femorale” della coscia sinistra. Il ritorno poteva esserci già in questo fine settimana, lui è pronto, il ricondizionamento muscolare è finito, ma per precauzione si è deciso di aspettare ancora qualche giorno.
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Per Baroni è un giocatore fondamentale, pochi hanno le sue caratteristiche, tanto che il tecnico ci fa molto affidamento, forse talmente tanto che l’ha utilizzato anche troppo in un periodo dove forse poteva essere gestito diversamente, almeno questa è la sensazione. Il giocatore non vede l’ora di rientrare, anche per sfatare alcune dicerie sul suo conto, ovvero che rallentasse il ritorno perché aspettava la fine della stagione. Chi dice questo, conosce poco l’uruguiano che anzi ha ricevuto una proposta di rinnovo dalla Lazio di un anno più uno a poco meno rispetto a quello che prende adesso, circa 1,8 milioni di euro. Lui vorrebbe restare, tanto che sta vedendo diverse case da acquistare tra Roma Nord e il centro, anche se lui preferirebbe una casa non lontano da Piazza di Spagna. Ama Roma e la Lazio.