Il tecnico è alle prese con tanti dubbi in vista della gara di Venezia, ma almeno su un giocatore può sempre contare
Con lui in campo, spesso la Lazio sembra una quasi irregolare perché con un determinato giocatore i biancocelesti sembrano giocare in dodici. Lo vedi che sta sulla trequarti, ti concentri sul pallone e dopo un istante eccolo che te lo ritrovi davanti alla difesa o davanti all’esterno destro che va a coprire, correre e contrastare. A volte, vedendolo giocare e muoversi in campo, quasi non si capisce come prima l’Arsenal e dopo il Marsiglia se lo siano lasciato scappare. Già perché Matteo Guendouzi spesso sembra un calciatore di un altro pianeta, uno che lì in mezzo quasi non è giusto che ci sia per quanto è forte e per quanto siano state ceche le squadre che l’avevano prima alle loro dipendenze. Meglio per la Lazio, meglio per Baroni.

Lui, Matteo, è arrivato a Roma nell’estate del 2023, non era poi così tanto sicuro della scelta che aveva fatto, ma non certo per la Lazio, solo che a Marsiglia non stava male anzi, secondo chi lo conosce bene, era il suo habitat naturale, ma la dirigenza così ha deciso e si è presentata la Lazio che con circa 18 milioni se l’è portato via. Un’operazione portata a termine in maniera fin troppo facile, non tanto per l’accordo con il club francese che proprio semplice non è stato da trovare, quanto per la pochissima concorrenza che c’era praticamente nulla.
Guendouzi le ha giocate tutte: non manca mai
Guendouzi una volta arrivato a Roma e una volta abituato, non pensava di stare così bene, né lui né soprattutto la sua famiglia che nella Capitale si trova benissimo. E talmente si è ambientato bene che si vede chiaramente in campo, una specie di robot che non conosce cali di tensioni e di energia. Gioca sempre. Non manca mai. In Serie A, sempre titolare e nelle 25 giornate di campionato che ci sono state, lui ne ha giocato, appunto, 25. I numeri che sta mettendo in mostra sono incredibili, basti solo pensare che ha una media di 11 chilometri a partita. Nemmeno il maratoneta per eccellenza Milinkovic-Savic aveva dati di questo genere.

Un motorino perpetuo che non ammette soste di alcun genere. E tutto non solo con tanta quantità, ma anche parecchia qualità, soprattutto quando si propone in avanti. Anzi, da un certo punto di vista egoistico non vede l’ora che torni Vecino perché con lui si sente più al sicuro di potersi proporre in avanti. Per Baroni p un giocatore fondamentale. E a dimostrarlo sono i 2.599 minuti totali che ha giocato fino adesso. Nessuno nella Lazio ha i suoi dati, considerando che dietro al francese ci sono Provedel con 2.340 e Rovella con 2.311).