Senza Castellanos, l’attaccante olandese ha un’altra grande occasione per mettersi in mostra da qui alla fine della stagione
In cerca di gloria, gol e soprattutto consensi. Parliamoci chiaro, fino ad ora, forse, Tijjani Noslin, per i compagni e l’allenatore solo Tj, è stata una delle delusioni di questa stagione. Belli exploit nella doppia sfida col Napoli, nella gara di Coppa Italia una tripletta da sogno, mentre in quella del campionato un assist al bacio per Isaksen, più altre discrete prestazioni sparse qua e là, ma a dir la verità dall’olandese arrivato da Verona per diversi soldi, 9 milioni di base fissa, più altri 9 che si devono concretizzare con dei bonus nei primi due anni di contratto (fino ad ora ne sono stati concretizzati e conteggiati 2 che verranno versati nelle casse del Verona a partire da giugno 2026 altri verranno raggiunti in caso di 10 gol, la Champions e così via), ci si aspettava sicuramente di più. Almeno più dei 5 gol realizzati fino ad ora in 25 presenze (due in campionato e tre in coppa Italia).
Lui, Tj, è il primo che sa che potrebbe fare molto di più, ma dalla sua qualche giustificazione ce l’ha, eccome. Dopo aver fatto così bene a Verona in appena cinque mesi e sotto gli occhi di Baroni, il salto in una squadra grande e importante come la Lazio non è facile al primo anno, in più ha dovuto convivere con un problema alla caviglia che l’ha costretto a stare fuori quasi un mese e mezzo. E anche quando è tornato non è stato semplicissimo gestirlo perché proprio lui voleva fare in modo di tornare prima, ma alla fine ha complicato le cose.
Era partito con le migliori intenzioni, ma non ha mai convinto pienamente e qui ci ha messo del suo anche l’allenatore che all’inizio lo ha fatto giocare al posto di Zaccagni esterno sinistro, spostandolo anche sulle trequarti alle spalle della punta, infine quando l’ha provato centravanti sembra che sia quasi sbocciato, ma non tanto o solo per la tripletta rifilata al Napoli, ma anche perché sembrava giocare in una zona dove sembrava stesse più a suo agio, sia per la distanza dalla porta ma anche col dialogo con i compagni.
Ora sta meglio fisicamente e vuole dimostrare all’ambiente e a se stesso di essere arrivato nel posto giusto e nel momento giusto. Il girone di ritorno vuole mettere il suo sigillo, così come ha fatto l’anno scorso a Verona, proprio nei restanti cinque mesi che portavano alla fine della stagione. E adesso ha anche la grande occasione perché l’infortunio di Castellanos, gli darà la possibilità di giocare centravanti per più di una partita e mettere in difficoltà Baroni. Col Venezia cerca consenso, gol e anche un altro obiettivo, visto che all’interno dello spogliatoio, viene preso un po’ di mira in maniera scherzosa perché ancora non è riuscito ad arrivare a quota 1000 minuti. Fino ad esso, insieme a Vecino e Patric è l’unico a non aver toccato quota 1000, visto che è fermo a 932′ minuti. Un’ora col Venezia e il gioco è fatto, solo che Tj vuole impreziosire il tutto con un gol o magari anche un assist. All’olandese piace molto anche l’idea di far segnare i propri compagni.