Tosto e soprattutto vivo, convince Belahyane nell’oscena gara di Venezia

Il franco-marocchino finalmente debutta con la maglia della Lazio, lui e Isaksen più Mandas sono gli unici che si sono salvati

Voleva esordire in maniera diversa e soprattutto in una gara che potesse essere ricordata. E’ stato un debutto rapido, non programmato e a causa di un infortunio di un compagno, tanto che appena Dele Bashiru si è accasciato a terra, si è dovuto alzare dalla panchina in fretta e furia ed entrare senza nemmeno riscaldarsi. E’ cominciata così la prima gara di Reda Belahyane con la maglia della Lazio, in un campo complicato e non proprio perfetto. Poteva essere la partita dello slancio per il neo-biancoceleste e della ripartenza per la Lazio, invece la squadra ha deluso, mentre l’ultimo arrivato ha dato buone sensazioni. Niente di clamoroso, ma è entrato senza dubbio col piglio giusto. Ha subito capito che tipo di partita fosse.

Reda Belahyane
Tosto e soprattutto vivo, convince Belahyane nell’oscena gara di Venezia (Ansa Foto) Lalazio.com

E’ entrato al 40′ proprio per sostituire il povero Dele Bashiru, uscito per una distorsione alla caviglia. In tutto ha giocato 54′ e ha alternato cose buone ad altre forse un po’ meno, ma iul giocatore c’è e si è visto subito quando è entrato e non ha tirato per niente indietro la gamba in un contrasto a centrocampo con Nicolussi Caviglia. Ha subito fatto capire ai compagni che c’era e si poteva contare su di lui. Non ha avuto alcun timore anzi, cercava sempre di farsi vedere libero e di andare incontro al compagno che aveva il pallone e doveva scaricare. Altro segnale questo di un giocatore che non ha problemi a prendersi la responsabilità.

Baroni ha “sbloccato” Reda, ora tocca a lui

Nell’oscena e a tratti vergognosa partita di Venezia, gli unici sorrisi, se così si possono definire, arrivano proprio da Reda Belahyane, ma anche da Isaksen e pure Mandas che con una manata nel finale ha permesso che la Lazio non facesse la figura più brutta di tutta la stagione. Il neo biancoceleste non ha avuto alcuna paura di mettersi in gioco anzi era quello che cercava di avere il pallone tra i piedi e provare a fare qualche accelerazione, come quando ha cercato di spingere Marusic e Zaccagni sulla fascia rubando un buon pallone oppure quando ha provato a innescare Dia dopo aver rubato una palla in mezzo al campo, ma i suoi compagni erano in uno stato soporifero e non hanno assecondato il compagno.

Marco Baroni
Baroni ha “sbloccato” Reda, ora tocca a lui (Ansa Foto) Lalazio.com

L’innesto di Reda, per quel poco che si è visto, potrebbe essere una cosa buona da qui alla fine della stagione. Un giocatore nuovo, fresco che non sembra avere paura di lanciarsi. Tutt’altro. In quesi cinquantaquattro minuti, pur non facendo vedere cose incredibili, sia chiaro, ha dato la dimostrazione che può essere un calciatore molto utile, soprattutto in mezzo al campo. Velenoso, grintoso e anche con una buona tecnica. Tutto quello che serve alla Lazio per ritrovare un po’ di novità e freschezza perché se si va a vedere cosa è venuto fuori da Venezia ci sarebbe da piangere e da mettersi le mani nei capelli. Ma da Belahyane qualche segnale si speranza si è intravisto.

 

 

Gestione cookie