L’ex tecnico della Lazio, ad un anno dall’addio alla panchina biancoceleste, è vicinissimo all’accordo con un top club del nostro campionato: ore caldissime
Pochi giorni fa in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Maurizio Sarri aveva confermato la voglia di tornare in panchina. “Mi manca l’adrenalina, il campo, la preparazione quotidiana della partita e il vissuto del gruppo. Mi piace tutto del calcio, tranne il mercato, che troppo spesso viene visto come la soluzione per risolvere ogni problema”. L’allenatore toscano, che un anno fa lasciava la panchina della Lazio, annunciando le sue dimissioni, scalpita per tornare in panchina.
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Nelle ultime ore si è aperta una nuova, grande possibilità, per l’ex tecnico della Lazio. Un top club italiano ha infatti effettuato un grande passo in avanti, sondando la disponibilità dell’allenatore e proponendogli un progetto allettante. Sarri non aspettava altro: ha rifiutato nei mesi scorsi una proposta dall’Arabia Saudita (economicamente stra vantaggiosa, ma poco allettante da un punto di vista professionale) e ha detto no al Milan, che si era avvicinato a lui nei giorni in cui stava pianificando l’addio a Fonseca e la sua sostituzione.
Sarri cercava un progetto diverso, che (parole sue) fosse in grado di fargli scattare “quel clic interiore per rimettermi in gioco”. Per ritrovare entusiasmo, il tecnico ha dichiarato di avere “bisogno di un grande progetto. Ho lavorato in squadre importanti negli ultimi 10 anni, ora spero di ricevere la chiamata giusta, così da far accendere la scintilla. Sennò sto fermo”. La scintilla potrebbe essere arrivata. A Sarri si è infatti interessata una delle formazioni più in voga negli ultimi anni; capace di ottenere risultati prestigiosi in Italia e in Europa.
L’Atalanta si è fatta avanti per il tecnico toscano ed è pronta a fare passi in avanti importanti. Dopo l’annuncio di Gasperini, che ha confermato la volontà di lasciare il club orobico al termine di questa stagione, Percassi è alla ricerca di un profilo che sappia sposare il progetto bergamasco e continuare a far crescere il club. Sarri ha tutte le caratteristiche giuste per poter proseguire il lavoro dell’attuale tecnico nerazzurro: ama un calcio propositivo, ha esperienza internazionale ed è abile a lavorare con i giovani.
L’ipotesi Sarri prende quota, ma potrebbe non essere l’unica alternativa disponibile per la panchina nerazzurra. In ballottaggio c’è infatti un altro ex tecnico biancoceleste che, curiosamente, ha già incrociato il suo destino con quello di Sarri: Igor Tudor, che ha sostituito l’allenatore alla Lazio lo scorso marzo, quando arrivarono le dimissioni dell’allenatore toscano.
Sarri piace a Percassi per il suo gioco offensivo e per la mentalità propositiva; Tudor si adatterebbe meglio alla difesa a tre (cavallo di battaglia di Gasperini) e ai dirigenti nerazzurri non dispiace il suo carattere e la buona esperienza maturata a livello internazionale (due anni fa chiuse il campionato francese al terzo posto sulla panchina del Marsiglia). Il ballottaggio è aperto. Con Sarri in pole e pronto a tornare in panchina.