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Primo piano

Alla Lazio va bene così!

Il gol di Arnautovic viziato da due irregolarità non è servito al club per alzare la voce: la Lazio continua a rimanere in silenzio. Un autolesionismo incomprensibile

“Ma perchè nessuno protesta?”. Sui social, nelle radio, in ogni discussione tra tifosi, al termine di Inter-Lazio, gara valevole per i quarti di finale di Coppa Italia e terminata 2-0 per i nerazzurri, il ritornello è sempre lo stesso. Al centro delle discussioni c’è il gol con il quale i nerazzurri hanno sbloccato il risultato: sul tiro di Arnautovic scoccato dal limite dell’area di rigore, è evidente la posizione irregolare di Stefan De Vrij, che ostacola la visuale di Mandas.

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Alla Lazio va bene così! – lalazio.com

L’azione è viziata da una doppia irregolarità: sul cross da corner, Rovella (l’uomo che era stato designato per andare a chiudere sull’attaccante austriaco) è nettamente strattonato da Dumfries, che lo sbilancia e non gli permette di andare a coprire. Un fallo e un fuorigioco evidente: due irregolarità non sanzionate da Fabbri e neanche dal Var: cosa facevano a Lissone i personaggi che si trovavano davanti al monitor?

Un silenzio che non aiuta nessuno

Erano distratti? Pensavano ad altro? Hanno pensato che De Vrij fosse in posizione ininfluente? Il corpo di Mandas proteso verso sinistra, alla disperata ricerca di uno spiraglio per veder partire il tiro, non è stato considerato un indizio per capire che c’era qualcosa che non andava. Come è stato possibile? E la strattonata su Rovella, perchè non è stata minimamente considerata? Nel primo tempo c’è anche un pestone di Dimarco in area su Pellegrini. Uno step on foot che in questa stagione è stato spesso sanzionato con un tiro dal dischetto. Domande che restano nel vuoto e che certificano un problema, con il quale la Lazio cerca di convivere dall’inizio della stagione.

Un silenzio che non aiuta nessuno – lalazio.com

Ma ciò che risalta con ancora più fermezza, oltre ai tanti torti arbitrali che hanno accompagnato il cammino della Lazio dall’inizio della stagione, è il silenzio assoluto, quasi assordante, con il quale la società ha scelto di rispondere a questi errori. In un mondo del calcio in cui tutti sbraitano, urlano, protestano, sperando di condizionare le scelte future dei direttori di gara, la Lazio risponde con il silenzio assoluto. Mai un lamento, mai una protesta, mai una dichiarazione fuori posto. Un silenzio assordante, che non aiuta nessuno.

Nessuno parla, nessuno si lamenta

La Lazio ha scelto di non commentare i torti arbitrali subiti. Al termine di Inter-Lazio, chi si aspettava una reazione feroce da parte del club è rimasto deluso. Rovella, colui che ha subito il fallo di Dumfries, si è presentato in conferenza stampa, e a domanda specifica, ha risposto in questo modo: “Non lo so, non ho ancora rivisto le immagini: sono andato a fare la doccia e sono venuto subito qui: appena le rivedrò, potrò dire qualcosa”. Parole alle quali sono seguite quelle di Baroni: “Non lo commento. Mi dispiace che non sia stato analizzato, ma non voglio entrare nel merito. Io lavoro su ciò che posso cambiare e determinare, sul resto non spendo energie”.

Nessuno parla, nessuno si lamenta – Lalazio.com – La Presse foto

Qual è il sentimento autolesionistico che spinge la Lazio a non protestare di fronte ai torti subiti? Cosa spinge tecnico, giocatori e dirigenti a comportarsi in modo completamente diverso dai rivali. Gasperini, (dopo che l’Atalanta aveva avuto degli evidenti vantaggi nelle gare precedenti), si è presentato davanti alle tv e ha chiesto di rivedere le immagini che avevano penalizzato i bergamaschi, alzando un polverone; Ghisolfi snocciolò una lunga serie di (presunti) torti subiti dalla Roma, presentandosi prima ai giornali e poi in tv: da quel momento in poi la Roma ha avuto una serie di rigori a favori impressionanti; Ibrahimovic ha avuto il coraggio di lamentarsi nella gara (Empoli-Milan) in cui i rossoneri hanno goduto di un’espulsione a favore inesistenti. Inter, Juve e Fiorentina hanno fatto lo stesso.

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La Lazio decide di restare in silenzio. Sempre! Nonostante ieri, al termine di Inter-Lazio, i siti internet che si occupano di Lazio e i giornali nazionali (su tutti il Corriere dello Sport, che in apertura della home ha postato le immagini del fuorigioco di De Vrij) hanno gridato allo scandalo, la società non ha rilasciato nessun tipo di dichiarazione. Alla Lazio, evidentemente, va bene così. Lotito, Fabiani, Baroni e i calciatori, preferiscono che i media evidenzino le proprie lacune, piuttosto che  parlare dei torti subiti. La Lazio ci porta a parlare degli errori di Baroni, della sterilità dei suoi attaccanti, di come alcuni acquisti estivi (Noslin e Tchaouna) fatichino a imporsi; di come nelle ultime 11 partite, la squadra abbia collezionato solo quattro vittorie. E’ la stessa Lazio che ci costringe a pensare a questo. Guai a protestare…guai a evidenziare i torti subiti. “Chi è causa del suo mal…”

 

 

Published by
Paolo Colantoni