La Lazio scommette su Belahyane per rinvigorire il centrocampo. Un talento giovane, in ascesa, pronto a guidare la squadra di Baroni
Cinquantasei minuti, recupero compreso. Sono quelli che ha collezionato finora con la maglia della Lazio Reda Belahyane, che ora mira a incrementare ulteriormente questo dato e il suo impatto all’interno del nuovo spogliatoio. L’ingresso contro il Venezia è stato solo l’inizio; l’obiettivo è emergere come un punto fermo nel progetto biancoceleste, un valore aggiunto immediato.
Le prossime gare, che metteranno la squadra di Baroni contro una lunga serie di impegni ravvicinati, richiederanno il contributo di tutti. Con Vecino, appena rientrato dall’infortunio, e Dele-Bashiru ancora ai box fino alla prossima sosta, la gestione delle rotazioni in mediana diventa cruciale.
Questo si è rivelato il colpo di spessore del mercato invernale, senza dubbio il più significativo rispetto ad altri acquisti come Ibrahimovic e Provstgaard. La società biancoceleste – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – ha superato la concorrenza di top club europei, puntando con decisione su Belahyane dopo aver tentato invano con Fazzini e Casadei.
Il franco-marocchino, tuttavia, non è una semplice “seconda scelta”. In questa stagione al Verona si è distinto come uno dei giovani più promettenti del campionato, attirando l’attenzione di diverse società. Alla fine, ha prevalso la Lazio, guidata da Baroni, che lo ha allenato sin dal suo primo approccio in Italia, quando l’Hellas lo ha prelevato dal Nizza a gennaio 2024, all’interno di una rivoluzione quasi totale della rosa.
Sebbene la scorsa stagione abbia giocato appena 90 minuti in due presenze, rispettivamente contro Juventus e Inter, Belahyane ha appreso il metodo di lavoro dell’allenatore, capace di ottenere salvezze miracolose, e ne ha tratto un importante vantaggio. Un apprendimento che ora lo spinge a dare il massimo nella sua nuova avventura con i giallorossi, dopo un’assenza prolungata che lo aveva visto protagonista assoluto con l’Hellas.
Dal suo arrivo alla Lazio, Belahyane si è spesso trovato in attesa dell’occasione giusta. Questa opportunità è arrivata con il Venezia, quando Baroni, costretto a schierarlo a causa dell’infortunio di Dele-Bashiru, non aveva alternative: Vecino era ancora fuori e Rovella in squalifica. Così, il giovane si è piazzato accanto a Guendouzi, mostrando personalità e qualità, prendendosi la responsabilità di guidare l’azione.
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Pur ricevendo una notevole pressione dagli avversari – terzo solo dopo Dia e Noslin – ha continuato a pressare, recuperando il possesso in quattro occasioni. È stato un buon inizio, ma ora desidera fare di più. Ha iniziato con 56 minuti, recupero compreso, ed è il momento di cambiare marcia. Nel complesso, Belahyane sta emergendo come una pedina fondamentale nel puzzle tattico di Baroni.