Nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Lazio, il tecnico biancoceleste si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: parole molto chiare…
Alla vigilia della sfida contro il Milan il tecnico biancoceleste si toglie qualche sassolino dalle scarpe. La Lazio è reduce dal pareggio sul campo del Venezia e dalla sconfitta (con relativa eliminazione dalla Coppa Italia) contro l’Inter. Due risultati negativi, che hanno minato la serenità nell’ambiente e amplificato le critiche. Due risultati che hanno portato i biancocelesti a perdere il quarto posto in classifica (nello scorso turno c’è stato il sorpasso della Juve) e a dire addio al primo obiettivo stagionale.
Il tecnico è finito sotto accusa: alcune scelte di formazione (l’aver schierato Tchaouna titolare a San Siro, l’alternanza in porta con Mandas che ha sostituito Provedel), certe decisioni nella gestione del gruppo (esclusione di Pellegrini dalla lista campionato, quella di Belahyane dall’elenco europeo) e i recenti risultati, hanno alimentato la critica nei confronti del tecnico biancoceleste.
Alla vigilia della trasferta sul campo del Milan, scontro diretto per l’Europa, l’allenatore della Lazio risponde alle accuse con parole chiare e circostanziali. Baroni invita tutti a ricordare da dove è iniziato il cammino della Lazio e a fare i conti quando la stagione sarà conclusa. “I bilanci si fanno alla fine – ha ribadito Baroni, dando appuntamento a tutti al termine del campionato – la nostra è una squadra che gioca bene, ma non è ancora una grande squadra. Stiamo lavorando ogni giorno per crescere. Siamo ambiziosi e vogliamo migliorare passo dopo passo. Le sfide con squadre forti ci danno motivazione e cerchiamo sempre di trovare stimoli, sia noi che i tifosi”.
Parole chiare: da una parte il tecnico invita tutti ad attendere la fine della stagione per fare un bilancio completo. Dall’altra ribadisce che “la nostra non è ancora una grande squadra”, quasi a voler ribadire un concetto chiaro: non è scritto da nessuna parte che questa Lazio, al primo anno di un nuovo progetto, debba essere subito competitiva per lottare per vincere un trofeo, ed essere considerata alla pari di competitor che hanno speso quattro volte di più in sede di mercato. Uno sfogo chiaro: parole che non lasciano spazio ad interpretazioni diverse. Un messaggio rivolto ai critici e a chi ha puntato il dito nei confronti della squadra dopo i recenti risultati. “Stiamo lavorando per diventare grandi”, il succo del concetto di Baroni.
Parlando dei singoli, Baroni ha puntualizzato: Il ruolo di Dia? Lui può giocare in entrambi i ruoli, ma non è il classico centravanti statico. La sua qualità principale è la mobilità, che crea spazi e mette in difficoltà i difensori”. Su Vecino, pronto al ritorno in campo: “E’ un giocatore fondamentale per noi. Quando ci sono infortuni, bisogna ascoltare e capire come si sente il giocatore. Lui è molto vicino al ritorno. Ieri ha fatto quasi tutta la seduta con noi, parlerò con lui. Non partirà titolare, ma vedremo se potrà entrare durante la partita. Anche Romagnoli sta migliorando, ieri ha fatto un lavoro di recupero. Patric? Sta meglio. HA lavorato con la squadra e vedremo se potrà esserci a San Siro”.
Chiusura dedicata a Noslin e Tchaouna, che sono stati criticati dopo le prove di Venezia e Milano. “Spesso gli attaccanti si valutano solo per i gol, ma io vedo anche altro. Loum ad esempio a Milano si è mosso molto bene ed ha fatto i movimenti giusti. Sono due ragazzi che ci stanno dando una grande mano e spero che possano fare ancora di più”.