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Accadde oggi 1 marzo: tanti auguri al re dei direttori sportivi

I fatti, i personaggi, le storie più emozionanti vissute dalla Lazio il 1 marzo nella sua storia. Il mondo biancoceleste festeggia il compleanno di un dirigente amatissimo

Chi non ha sognato di lavorare al fianco di Sergio Cragnotti? Quale dirigente non vorrebbe costruire una squadra sapendo di avere a disposizione un budget quasi illimitato? Chi avrebbe il coraggio, dopo averne visto la crescita e il risanamento, di lasciare una società nel periodo più florido?  Il suo nome è Carlo Regalia. La sua storia parla chiaro: giocatore, con una carriera spesa nelle serie minori con le maglie di Cagliari, Messina, Monza e Pro Patria, allenatore, con buoni risultati ottenuti alla guida di Pro Patria (nella quale lancia un giovane Luciano Re Cecconi), Bari e Reggina, ma soprattutto dirigente.

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Accadde oggi 1 marzo: tanti auguri al re dei direttori sportivi- Lalazio.com

Regalia è tra i co-fondatori dell’Associazione Italiana Direttori Sportivi e lega il suo nome ad una delle pagine più belle ed emozionanti della storia della Lazio. Quando Calleri lo chiama per fare il D.S. della squadra biancoceleste, trova una situazione particolare. La squadra è stata retrocessa in serie C per il secondo calcio scommesse e il gruppo creato per tornare in A, grazie agli acquisti di Pin, Caso, Fiorini, Poli, Terraneo ecc. rischia di sgretolarsi.

1 marzo, tanti auguri a Carlo Regalia

Regalia è testimone di una vera e propria impresa. Nelle immagini dello spareggio decisivo di Napoli contro il Campobasso si vede esultare dietro la porta dei pugliesi al gol di Poli e piangere come un bambino a fine partita. Da quel momento lavora al fianco del presidente Calleri negli anni della rinascita. Rispetto ai dirigenti dei giorni nostri che studiano i calciatori in dvd o che si affidano esclusivamente alle relazioni (di parte) dei procuratori, Carlo Regalia è un dirigente vecchia maniera. Uno di quelli che prendono il primo aereo per girare il mondo a caccia di talenti. Quelli che guardano un giocatore e a distanza di tempo lo visionano con insistenza per capire se si tratta di un fenomeno o di una “bufala”.

1 marzo, tanti auguri a Carlo Regalia – Lalazio.com

Quelli che intavolano le trattative negli spogliatoi dello stadio e al termine delle gare per anticipare possibili avversari. Quelli che si fingono dirigenti di squadre avversarie per sviare giornalisti e curiosi. Quelli che, quando arrivano presidenti nuovi e facoltosi non riescono a sopportare l’idea che gli inevitabili “squali” speculino e cerchino di fare affari poco vantaggiosi. Carlo Regalia ha legato per sempre il suo nome alla Lazio, la squadra che più di ogni altra gli è rimasta nel cuore. “Alla Lazio mi legano momenti straordinari, campionati incredibili, trattative chiuse in un lampo ed altre che sono durate mesi. Io sono arrivato in una squadra che era stata appena retrocessa in serie C e l’ho lasciata con gli acquisti di Signori e Gascoigne. Credo che fu davvero un buon lavoro”, ha dichiarato recentemente.

1 marzo 2017, Roma ko sotto i colpi di Milinkovic e Immobile

Il 1 marzo del 2017 la Lazio batte 2-0 la Roma nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. I biancocelesti erano reduci dal ko in campionato ricco di polemiche (2-0 con espulsione di Cataldi dalla panchina dopo la reazione ad un gestaccio di Strootman che aveva lanciato una bottiglietta d’acqua verso il mediano laziale) ed avevano una gran voglia di rivalsa. “Aspettavo questo derby – ha detto pochi giorni fa Marco Parolo – perchè non vedevo l’ora di giocare una sfida così. Molti miei compagni avevano vinto la sfida del 26 maggio, ma per me un derby in una semifinale ea qualcosa di importantissimo”.

1 marzo 2017, Roma ko sotto i colpi di Milinkovic e Immobile – Lalazio.com

L’equilibrio venne rotto da una gran giocata di Felipe Anderson, che superò come birilli due avversari e poi servì Milinkovic, che con il piatto beffò Allison; nella ripresa il raddoppio di Immobile, che da sottomisura insacca il pallone dopo una bella giocata di Keita. La Lazio vince il derby 2-0 e mette una serie ipoteca per il passaggio in finale.

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Paolo Colantoni