Della rosa biancoceleste, Lazzari è l’unico che giocò l’ultima gara che ha visto la Lazio imporsi contro il Milan a San Siro in Serie A
Sono trascorsi quasi cinque anni dall’ultima vittoria della Lazio a San Siro contro il Milan – in termini calcistici sembra un secolo. Da quel memorabile 3 novembre 2019 la rivoluzione del club di Lotito ha stravolto dirigenza, guida tecnica e quasi l’intera rosa. E come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, di quel gruppo che una volta espugnava Milano ne sono rimasti solo tre: Patric, Marusic e Lazzari.
Tra questi, l’unico che scese in campo in quella sfida fu l’ex terzino destro della Spal, scelto per ricoprire il ruolo di quinto di destra nel 3-5-2 “inzaghiano” dell’epoca. Era il titolare indiscusso in quella corsia, con capitan Lulic a sinistra e Marusic, in versione più difensiva, come semplice alternativa.
In quella partita il suo contributo fu determinante, rendendola ancora più speciale. Resterà nella storia del club romano come quella partita in cui Immobile segnò il suo 100° gol con la maglia della Lazio, una cifra tonda esibita con orgoglio in uno scenario da vero lusso, la Scala del Calcio. Una rete che sbloccò il match – poi deciso nel finale da Correa dopo il momentaneo pareggio rossonero, sorto per un autogol di Bastos – arrivata proprio grazie all’assist dalla destra di Lazzari.
Subito dopo il gol, Ciro corse da Manuel per abbracciarlo con grande intensità: “Ti avevano detto che, pur essendo il capocannoniere della Serie A, non avevi ancora fornito un assist. Quell’abbraccio era per dirti: ‘Hai visto? Ce l’hai fatta’“. Lazzari ha spesso ricordato quella partita con affetto: “Sono ricordi bellissimi, il 100° gol di Ciro e una vittoria straordinaria. È un bel ricordo, anche se ormai appartiene al passato“.
Ora, però, bisogna crearne di nuovi, perché la Lazio di oggi è tutt’altra cosa rispetto a quella di quei tempi. C‘è un nuovo corso, un progetto tecnico diverso e una rosa rinnovata. L’unica costante è il ballottaggio sulla destra tra Lazzari e Marusic, che al momento premia il montenegrino, più adatto al 4-2-3-1 di Baroni e a fronteggiare squadre fortemente orientate all’attacco, come il Milan dei “Fab Four” di Conceiçao.
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Serve più fisicità e attenzione in fase difensiva, e per Manuel, al massimo, ci sarà spazio nella ripresa, se occorrerà una spinta in più sulla corsia esterna, magari con un cross decisivo. Un po’ come quel famoso assist che, quasi cinque anni fa, regalò a Immobile l’esultanza numero 100. Un gesto indimenticabile.