Il capitano biancoceleste è ancora più responsabilizzato e da lui ci si attende sempre quel qualcosa di più che dia la spinta decisiva
C’è Milan-Lazio, una gara importante. Una partita dove si può decidere tutto e dove serve una partita perfetta giocata in modo perfetto o quasi. E per fare questo i giocatori di maggior talento e classe sono chiamati a prendersi non solo più responsabilità, ma a caricarsi la squadra sulle spalle. E chi, tra questi, se non proprio Mattia Zaccagni, il giocatore dotato di maggior talento e classe. Non è sicuramente un cuor di leone anzi di capitani all’interno di ogni spogliatoio ce ne sono di migliori, leader a tutti gli effetti, vedi Alessio Romagnoli o Marusic. Mattia non è tra questi, ma non è una colpa è anche questione di carattere e lui è uno che non si mette a fare le battaglie per la squadra o quello deputato a parlare con la società per conto della squadra stessa. Non è uno così e si vede anche in campo, ma è uno dei pochi, se non l’unico che parla un linguaggio tecnico superiore.
Ed è da lì che Mattia deve ripartire e soprattutto far parlare. Lui è il capitano di nome e di fatto, ma è soprattutto, e probabilmente, solo il leader tecnico della Lazio. Per lui parlano i gol e gli assist che in questi inizio del 2025 sono stati davvero tanti, sul terreno di gioco riesce a fare qualcosa di diverso. Zaccagni è determinante perché come sta in campo e per il suo tipo di gioco. Baroni non cin rinuncerebbe mai, anche perché è uno dei pochi, se non l’unico che salta sistematicamente l’uomo e concede spesso la superiorità numerica, fattore essenziale per la Lazio che attacca l’area avversaria con tanti uomini.
A San Siro servono le sue magie
Quella di Mattia Zaccagni è una dote importante che non hanno tanti e tra queste c’è anche quella di saper non solo saltare l’uomo ma pure il modo di coprire il pallone come pochi, anche perché gli permette di subire parecchi falli, saliti a quota 64 ed è sempre tra i tre giocatori della serie A ad averne subiti di più di tutti. A San Siro ha quasi l’obbligo di accendersi, anche perché i suoi 6 in serie A più, i due nelle coppe, fanno 8, per non parlare dei gol 7 in campionato più 2 in Europa League. In più, quando segna lui, la Lazio vince sempre, considerato che con i suoi colpi ha portato a casa ben 13 punti.
Lui è pronto a scendere in campo sempre più determinato e convincente anche perché è grazie ai suoi numeri che Luciano Spalletti si sia convinto a richiamarlo tra i convocati per la doppia e importante gara per i quarti di finale della Nations League con la Germania. L’ultima apparizione di Zaccagni con la maglia azzurra è di settembre, quattro minuti con Israele, dimenticandosi di quanto sia stato fondamentale con quel gol-qualificazione al 98’ contro la Croazia a Euro2024. Ora tocca a lui, a Mattia Zaccagni, accendersi e permettere alla Lazio di ripartire e tornare a volare come aveva fatto ad inizio stagione e in parte anche in questo 2025, seppur a corrente alternata..