Marco Baroni sembra che abbia voluto stupire con alcune decisioni per la formazione da opporre ai rossoneri
Una scelta che ha spiazzato tutti. E sta facendo anche un po’ discutere. Ma Marco Baroni va avanti per la sua strada e contro il Milan sembra proprio voglia rinunciare a Rovella per fare posto a Belahyane. Un turnover normale, si penserà, ma è anche vero che il centrocampista italiano non è che uno abbia dato segnali di cedimento o forse nella testa del tecnico può darsi. Ad ogni modo, il franco-marocchino avrà un’occasione più unica che rara e non in una partita facile. Davanti avrà il Milan di Conceicao, una squadra ferita e che è all’assoluto ricerca di punti per provare a risalire in classifica.
Nessuno si aspettava di vedere l’ex del Verona titolare a San Siro, soprattutto per togliere la collaudata coppia di centrocampisti, tra le migliori tre del campionato, Guendouzi-Rovella. C’è da dire che il neo acquisto biancoceleste, insieme a Isaksen, è stata una delle note liete nell’infausta partita con il Venezia. E’ entrato quasi a freddo, senza riscaldarsi per via dell’infortunio capitato a Dele Bashiru, ma una volta entrato, Belahyane sembra già a suo agio, molto di più del giocatore che era appena uscito e che proprio mediano non è, invece, Reda ha dato prova di essere già inserito all’interno della squadra.
Non c’erano state avvisaglie di alcun tipo anzi l’esatto contrario, ma anche questo è un modo del tecnico di tenere tutti sulla corda o quanto meno era quello che aveva cominciato a fare all’inizio della stagione poi con i vari problemi legati agli infortuni ha dovuto stravolgere un po’ le situazioni. Ora si riparte e per Belahyane è una bella chance per mettersi in mostra e far vedere quanto vale. Su di lui tanti sono pronti a scommettere a occhi chiusi, anche perché non gli manca nulla per diventare uno die beniamini del popolo laziale: ha classe, tecnica e tanto carattere. Qualcosa si è intravisto nella gara col Venezia, dove in quei cinquantaquattro minuti ha fatto vedere innanzitutto di non avere paura a prendersi le responsabilità.
E’ una di quelle cosa che ha colpito anche se ha giocato un solo tempo, ma appena qualche compagno aveva il pallone lui subito gli si avvicinava e quando aveva il pallone tra i piedi, anche se non è stata una partita bellissima, lui era uno die pochi che cercava di far partire qualcosa. Ed è per questo che, probabilmente, seppur nel grigiore generale, è quello che più di tanti altri ha spiccato. Baroni gli dà una bella occasione e anche per il tecnico è comunque un atto di coraggio proporlo in una partita del genere anche se c’è un pizzico di sospetto che con questa scelta abbia anche un po’ privilegiato la gara di Europa League, facendo riposare Rovella che altrimenti avrebbe fatto tre gare in una settimana.