L’ultima rifinitura effettuata a Formello da mister Baroni porta a pensare una Lazio mai vista prima, uno schieramento inedito anche per gestire tutti gli impegni ravvicinati
La Lazio domani sera alle 20:45, nel posticipo della 27 giornata di Serie A, contro il Milan a San Siro, sarà chiamata a un pronto riscatto dopo il pareggio di Venezia della settimana scorsa e dopo l’eliminazione contro l’Inter dalla Coppa Italia. Due passi falsi ravvicinati che possono aver minato l’entusiasmo dell’ambiente e fatto aumentare la pressione addosso agli stessi calciatori, chiamati forse per la prima volta a dover dimostrare il loro reale valore.
Domani a Milano contro i rossoneri, giovedì l’andata degli ottavi di Europa League contro il Plezen in Repubblica Ceca. Lunedi 10 posticipo di campionato contro l’Udinese allo stadio Olimpico, prima del ritorno quattro giorni dopo contro i Cechi, infine l’importante gara a Bologna, oramai uno degli avversari più difficili nella corsa a un piazzamento europeo. Questo il durissimo calendario che in soli 15 giorni potrebbe dire tanto sulle ambizioni dei biancocelesti in questa stagione.
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Sotto la pioggia battente che da questa notte sta flagellando Roma, la Lazio ha effettuato l’ultimo allenamento di rifinitura prima della partenza per Milano, dove domani sera scenderà in campo in una partita diventata molto delicata contro il Milan di Sergio Conceicao. Nella conferenza stampa di ieri, mister Baroni non aveva scoperto le carte e non aveva dato nessuna anticipazione su quello che potrebbe essere l’undici che scenderà in campo, anche perchè c’era da valutare la condizione fisica di alcuni giocatori che avevano saltato l’allenamento di ieri e sciogliere anche alcuni ballottaggi.
Dalle prove di stamane intanto non sembrano emergere stravolgimenti tattici e quindi si andrà avanti con il classico 4231 anche senza il Taty Castellanos, in attesa di poter schierare a tempo pieno Vecino. Un modulo varato alla terza giornata proprio contro il Milan all’andata e che da quel momento ha fatto anche le fortune dei biancocelesti.
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Non si sono visti sul campo per la rifinitura né Hysaj, né Dele-Bashiru, mentre hanno svolto lavoro a parte Castellanos e Basic, una notizia davvero confortante soprattutto quella dell’argentino che potrebbe anche accelerare i tempi di recupero. Si è allenato regolarmente Gigot, tenuto precauzionalmente a riposo ieri, mentre ha iniziato a parte Romagnoli, che si è aggregato al resto del gruppo soltanto in un secondo momento. La sensazione è che entrambi partiranno dalla panchina per farsi trovare pronti giovedi per l’Europa League. Baroni ha diviso i giocatori in due gruppi, con il fratino rosso c’erano Provedel in porta, Lazzari, Patric, Gila, Tavares in difesa, Guendouzi, Belahyane a centrocampo e Pedro, Dia, Zaccagni dietro Tchaouna, schierato ancora come vice Taty. Mentre con quello celeste si sono schierati Mandas tra i pali, Marusic, Gigot, Romagnoli, Nazzaro in difesa, Vecino, Rovella a metà campo, Isaksen, Ibrahimovic, Pellegrini con Noslin centravanti.
La sensazione è che Baroni abbia fatto le sue scelte, che abbia deciso di gestire i tre impegni importanti che attendono la Lazio in questa settimana cercando di ruotare, dove è possibile, i giocatori. Quindi sarà molto probabilmente la prima di Belahyane dal calcio d’inizio, il ritorno di Patric dopo 3 mesi di assenza, la maglia da titolare a Pedro per far riposare Isaksen. Unico vero ballottaggio che resta vivo, per ammissione anche dello stesso tecnico toscano, è quello tra i pali: il ritorno di Provedel o la conferma di Mandas?