Noslin lotta per ritrovare forma e fiducia in una fase complicata. Al Verona era diventato l’ammazza-grandi, ora vuole tornare a esserlo
Sta faticando, e bisogna trovare il modo per trasformare questa fase in una risalita. La versione da centravanti di Noslin – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – rappresenta l’ultima sfumatura di una stagione che finora è apparsa sbiadita. Non riesce a imporsi come sperato – l’ex Verona ha cambiato ruolo senza portare con sé un incremento nel livello delle sue prestazioni.
L’infortunio di Castellanos, escluso dalla sfida contro il Napoli a causa di una lesione muscolare di medio grado, ha ulteriormente evidenziato le lacune offensive e messo in luce le carenze del rendimento dell’olandese.
Noslin, infatti, sembra ancora in cerca della giusta convinzione prima di poter dare il meglio in campo. Al momento non ha un ruolo definito, rimanendo l’unica opzione come alternativa. Le due trasferte a Venezia e Milano – entrambe caratterizzate da difficoltà e differenze di minutaggio – hanno confermato il periodo complicato che il giovane attaccante sta attraversando.
Tchaouna, impiegato come prima punta contro l’Inter, non ha fornito risposte migliori, e nessuno dei due si sta facendo rimpiangere a vicenda. Noslin, che sembrava aver ritrovato la forma negli ottavi di Coppa Italia contro il Napoli – dove una tripletta aveva trascinato la Lazio verso la qualificazione – ha poi avuto un’altra chance in corsa al Maradona, regalando a Isaksen un assist d’oro per la vittoria, gesto tecnico decisivo che però non ha avuto seguito.
Noslin, un “ammazza-grandi” da ritrovare
Un infortunio alla caviglia lo ha frenato proprio quando avrebbe potuto mantenere una continuità maggiore, soprattutto viste le interruzioni causate dagli stop degli altri compagni. Domani, affrontando il Milan, il confronto evoca ricordi positivi, dato che la squadra rossonera era stata una delle big colpite nella scorsa stagione.
Noslin, acquistato a gennaio dal Verona per la rivoluzione invernale, sembrava destinato a retrocedere, ma il suo impatto è poi intervenuto decisamente, contribuendo alla salvezza con Baroni in panchina, grazie soprattutto ai gol contro le grandi squadre di Serie A – Milan, Juventus, Atalanta, Fiorentina e Inter.
Questa collezione di reti ha spinto la Lazio a investire sul suo cartellino già in estate, ancor prima di finalizzare l’affare per Dia con la Salernitana. Ora, a Roma, deve dare una scossa alla propria esperienza: lo spazio sarà maggiore con Taty ai box probabilmente fino alla sosta delle nazionali di metà marzo, Baroni si vedrà costretto ad alternare le opzioni offensive, sia nel blocco titolare che in fase di corsa.
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Non si è imposto da esterno: nelle prime giornate era schierato a destra, poi è diventato il vice di Zaccagni a sinistra. Partendo dal posto del capitano, aveva segnato un grande gol contro il Genoa, ma quei buoni auspici sono svaniti in fretta. In campionato aveva timbrato il cartellino solo con il Torino, prima della marcatura all’Olimpico contro i rossoblù. L’ultima gioia in Serie A risale a fine ottobre, e successivamente ha aggiunto due assist contro Napoli e Monza. Noslin, che una volta era considerato un ammazza-grandi, ora vuole tornare a soddisfare questa nomea.
