L’infortunio del capitano della Lazio stravolge un po’ i piani del tecnico che adesso deve rivedere strategia e programma, ma ha già scelto chi far giocare
Uno stop che non ci voleva e che complica un po’ le cose. L’unica speranza è che l’infortunio capitato a Zaccagni non sia lungo, ma qualcosa che si possa tenere e fare in modo che rientri. Quello che conta allo stato attuale è il Viktoria Plzen e che tipo di formazione schierare e soprattutto chi far giocare al posto del capitano sull’esterno sinistra d’attacco. Un’idea anzi, più di una semplice idea Marco Baroni ce l’ha già, ovviamente.
Il tecnico, perso il forte esterno sinistro, nonché il giocatore che in questo avvio di 2025 ha fatto la differenza per la Lazio, prendendola quasi per mano e trascinandola verso i successi, darà fiducia a Noslin, il giocatore arrivato da Verona su pressione di Baroni che doveva brillare, ma che fino adesso, sinceramente, l’ha fatto a corrente alternata. Ora è il momento di svegliarsi nel vero senso della parola e di dare qualcosa in più rispetto a quello che ha fatto vedere fino adesso.
Il suo è stato un cammino a corrente alternata. E’ arrivato alla Lazio col piccolo peso di essere stato il giocatore più pagato del calcio mercato, ma la realtà dice altro anche se i soldi per portarlo qui nella capitale non sono stati pochi. Da Verona a Roma per 9 milioni di base fissa, più, ed è qui il grande equivoco, altri 9 che però si devono ancora concretizzare con dei bonus nei primi due anni di contratto e non è detto che si realizzino tutti. Fino a questo momento sono 2 i milioni che saranno versati nelle casse del Verona a partire da giugno 2026 gli altri 7 che restano sono legati a vari piazzamenti e a traguardi che deve raggiungere il giocatore.
Di sicuro è una somma importante, segno che su di lui sono riposte tantissime speranze. Da questo ragazzo, verosimilmente ci si aspettava sicuramente di più. Decisamente di più, almeno rispetto ai 5 gol realizzati fino ad ora in 28 presenze (due in campionato e tre in un’unica gara coppa Italia). E’ vero che da lui si pretende molto di più rispetto ad altri ed è altrettanto vero che su Isaksen, ad esempio, si è atteso un anno e mezzo e ora si stanno raccogliendo i frutti. Ma è altrettanto scontato che se l’anno scorso la Lazio andava male, adesso le cose sono decisamente diverse e ora Noslin con il Plzen deve fare qualcosa di più rispetto a quello che ha fatto fino adesso perché ora si comincia a fare sul serio. E i giocatori bravi si vedono anche e soprattutto in queste circostanze. Giocherà nel ruolo che a lui più piace, quindi, anche questo alibi non c’è.