Il tecnico biancoceleste costretto a fare i conti con l’infortunio del montenegrino e le difficoltà nella scelta sui terzini: come li gestirà tra Plzen e la sfida con l’Udinese?
E’ ripartita ufficialmente una settimana che si annuncia molto intensa per la Lazio, reduce dalla straordinaria vittoria di San Siro contro il Milan. I biancocelesti saranno impegnati giovedì sera sul campo del Viktoria Plzen, per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Difficile pensare ad un abbondante turn over per il match in Repubblica Ceca. Molti titolari saranno infatti costretti a stringere i denti.
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Le scelte fatte in sede di compilazione delle liste Uefa impone infatti delle scelte obbligate. Il tecnico Baroni ha deciso di dare fiducia al gruppo storico che ha centrato la qualificazione chiudendo al primo posto la fase campionato; una scelta che lo ha portato ad escludere Belahyane e gli altri acquisti di gennaio. Unico assente, rispetto al primo gruppo, è Pellegrini, rimasto fuori dall’elenco europeo per scelta del tecnico. Una decisione che rischia di trasformarsi in autogol.
Baroni deve infatti fare i conti con una grande emergenza sulle corsie esterne. Hysaj è fermo da diverse settimane: il terzino albanese si è procurato una lesione nel corso della trasferta di Cagliari e non rientrerà prima della sosta del campionato (prevista dopo la trasferta di Bologna). Insieme allo stop dell’albanese si è aggiunto anche il problema di Marusic, rimasto negli spogliatoi di San Siro al termine del primo tempo di Milan-Lazio.
Il montenegrino era stato tra i protagonisti della gara: aveva annullato Leao e Theo Hernandez e propiziato la rete del vantaggio di Zaccagni, grazie ad un inserimento in attacco. Marusic è stato messo ko da uno scriteriato intervento del terzino francese, che lo ha colpito con una violenta tacchettata all’altezza del ginocchio, costringendolo alla sostituzione forzata. È uscito dolorante, è l’ennesimo imprevisto che coinvolge i terzini in questa stagione e che costringerà il tecnico agli straordinari. Da diverse settimane l’allenatore è chiamato a gestire una situazione emergenziale. Aumentata dalla scelta di rinunciare forzatamente a Luca Pellegrini.
Marusic ieri sera ha effettuato esami di controllo: lo spavento è stato grande, ma non ha riportato un problema serio. Escluse lesioni; per lui solo una forte contusione, che lo terrà fuori dai campi di gioco per circa una settimana. Salterà la trasferta di Plzen e (probabilmente) la gara casalinga contro l’Udinese: cercherà di recuperare per la sfida con i friulani. Dovrebbe recuperare per il ritorno di Europa League contro i cechi. A Plzen la formazione sarà obbligata: Baroni potrà contare solo su Lazzari e Nuno Tavares. L’unica alternativa (a partita in corso, è rappresentata da Patric, tornato a disposizione e disponibile a muoversi sulle fasce. L’ex Spal è pienamente recuperato dall’infortunio e a San Siro ha regalato segnali incoraggianti. Come il portoghese, autentico dominatore della fascia sinistra.
Tavares dovrà però stringere i denti: ha giocato sessanta minuti a Venezia, mezz’ora in Coppa Italia e novanta minuti con il Milan. Con il Plzen dovrà scendere nuovamente in campo dal primo minuto e, a meno di clamorose novità, dovrà ripetersi anche con l’Udinese in campionato. Non ha mai giocato cinque gare così ravvicinate e in passato, quando è stato a scendere in campo con maggiore continuità, ha palesato delle difficoltà dal punto di vista fisico. Baroni sarà costretto a puntare su di lui e a sperare che regga dal punto di vista muscolare.
A meno che, in vista della sfida con l’Udinese, il tecnico non opti per il rientro di Luca Pellegrini. Il terzino è tornato a giocare con l’Inter in Coppa Italia ma ancora non è stato reinserito in lista campionato. Lo switch non è possibile in Europa, ma si potrebbe realizzare per le gare di Serie A (ci sono a disposizione due slot entro il 30 marzo). Il ritorno del terzino romano potrebbe garantire una maggiore alternanza sulle fasce ed evitare ulteriori problemi a Nuno Tavares. L’ex juventino aspetta una chance…