I fatti, le partite, i personaggi più rappresentativi che hanno scritto le pagine più importanti nella storia della Lazio. Il 5 marzo si è consumato l’addio al capitano più amato
Un fulmine a ciel sereno; una notizia inaspettata che ha colpito tutti i tifosi biancocelesti all’improvviso. Il 5 marzo del 2022 i sostenitori biancocelesti e gli amanti del calcio hanno salutato per l’ultima volta Pino Wilson. Il capitano del primo scudetto; l’uomo che al fianco di Giorgio Chinaglia ha costruito passo dopo passo le fortune della squadra che nel 1974 ha portato nella capitale il primo scudetto della storia della Lazio.
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Pino Wilson era uno dei leader della Banda Maestrelli. Uno dei difensori più forti e completi che abbiano mai vestito la maglia della squadra biancoceleste. Un giocatore completo, di forte personalità, che ha legato per sempre il suo nome a quello della Lazio. Ne ha incarnato la parte più esaltante e quella più dura; è stato protagonista di trionfi e rovinose cadute, mettendoci sempre la faccia. Dall’alto di una leadership indiscussa, che andava oltre la semplice fascia di capitano che ha portato orgogliosamente sul braccio per tanti anni.
5 Marzo del 2022, addio a Pino Wilson: il capitano
Pino Wilson era il leader: l’uomo capace di discutere con gli arbitri e di imporre rispetto e un pizzico di timore agli avversari di turno. Chi pensa al capitano storico della Lazio, non può che avere davanti agli occhi il suo volto: il leader della squadra capace di far cambiare idee all’arbitro con eleganza e fermezza. Wilson ha scritto le pagine più belle, intense e drammatiche della storia della Lazio. Ha giocato quasi 400 partite con la maglia biancoceleste. Ha vinto uno scudetto senza saltare neanche un minuto. Ha partecipato ai Campionati del Mondo con la nazionale italiana e ha messo al servizio della Lazio la sua grinta, la sua esperienza e il suo spirito di squadra.
Era amico per la pelle di Chinaglia, con il quale sbarcò a Roma dall’Internapoli. E’ stato il primo confidente di Maestrelli e Lenzini, con il quale era pronto ad entrare in società per legarsi a vita alla Lazio. Poi, ad un tratto, la sua vita calcistica, la sua carriera e il suo futuro, hanno smesso di tingersi di biancoceleste: colpa del calcio scommesse, di errori di valutazione e di un pizzico di ingenuità: Wilson paga per tutti. Si prende responsabilità importanti e chiude con il mondo che più ha amato. Ma nessuna sentenza, nessun giudizio, nessun errore, può cancellare undici anni di successi e di totale dedizione ai colori biancocelesti. Wilson è stato e resterà per sempre “il capitano”.
5 Marzo del 1995… la Lazio abbatte Ranieri
Il 5 marzo del 1995 la Lazio di Zdenek Zeman abbatte la Fiorentina di Claudio Ranieri con un sonoro 8-2: la sconfitta più pesante subita dal tecnico romano nella sua storia. Contro i viola i biancocelesti giocano un calcio divertente e spettacolare, toccando livelli straordinari. Probabilmente la migliore trasposizione in campo delle idee zemaniane.
I biancocelesti dominano la scena: Pierluigi Casiraghi è il dominatore assoluto della scena: segna quattro reti, e ne sfiora altrettanti. Vanno in rete anche Paolo Negro, Roberto Cravero, il giovane Marco Di Vaio e Alen Boksic. C’è gloria anche per Luca Marchegiani, che para un calcio di rigore a Gabriel Omar Batistuta.
