Tutto+sul+Viktoria+Plzen%3A+c%26%238217%3B%C3%A8+un+particolare+che+toglie+il+sonno+a+Baroni
lalaziocom
/2025/03/05/tutto-sul-viktoria-plzen-ce-un-particolare-che-toglie-il-sonno-a-baroni/amp/
Approfondimenti

Tutto sul Viktoria Plzen: c’è un particolare che toglie il sonno a Baroni

Domani i biancocelesti saranno chiamati a scendere in campo per l’andata degli ottavi di finale di Europa League contro la squadra della Repubblica Ceca

I biancocelesti, dopo aver dominato la fase a girone unico del nuovo format dell’Europa League, tornano finalmente in campo per disputare gli ottavi di finale a eliminazione diretta e, evitato lo spauracchio derby europeo contro la Roma, il sorteggio ha riservato alla Lazio i cechi del Viktoria Plzen arrivato quindicesimo nella classifica finale della prima fase. Un piazzamento che però non deve ingannare sulle possibili insidie che Zaccagni e compagni possono incontrare sulla strada della qualificazione al turno successivo.

Tutto sul Viktoria Plzen: c’è un particolare che toglie il sonno a Baroni – Lalazio.com

La Lazio, qualificandosi come prima in classifica, è diventata testa di serie numero 1 del tabellone a eliminazione diretta e ora, se riuscirà a proseguire il cammino nella coppa, avrà il vantaggio di giocare sempre in casa le gare di ritorno. Ricordiamo che da alcuni anni è stata abolita la regola del gol doppio in trasferta, quindi per guadagnare la qualificazione bisognerà comunque fare un gol in più dell’avversario, altrimenti al termine dei 180 minuti si disputeranno i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore.

Non solo birra a Plzen

Una piccola cittadina a circa un’ora di distanza dalla Capitale Praga, famosa soprattutto per la birra Pilsener. Il Viktoria Plzen nel calcio europeo ha sempre significato molto poco, un paio di tentativi di arrivare alla fase a girone della Champions League e tre volte gli ottavi di finale di Europa League, ma non per questo deve essere snobbata e considerata un avversario abbordabile. Anche perchè, in uno degli unici due precedenti favorevoli contro le squadre italiane, i cechi hanno eliminato la Roma e quindi sanno come giocare nella Capitale.

Non solo birra a Plzen -LaLazio.com

Nella storia del calcio prima Cecoslovacco e poi della Repubblica Ceca, oltre al vecchio Dukla Praga, si sono sempre messe in mostra Slavia Praga o Sparta Praga, fuori dalla Capitale è sempre stato difficile emergere, ma il Viktoria negli ultimi quindici anni è arrivato al vertice del calcio ceco, arrivando a vincere 6 scudetti dal 2010 in poi, l’ultimo nella stagione 2021-22. La squadra rossoblù ha sorpreso tutti in Europa League grazie a un gioco moderno che soprattutto in casa è riuscita a mettere in difficoltà molte avversarie, chiedere alla Real Sociedad e all’Anderlecht battuti entrambi 2-0 o al Manchester United che sin è portato via l’intera posta solo con grande fatica e all’ultimo minuto di gioco. Molti dei meriti vanno all’allenatore Miroslav Koubek, tornato per la terza volta sulla panchina del Plezen e soprattutto in grado già di vincere uno scudetto sulla panchina del Viktoria nel 2015.

Una squadra moderna e molto fisica

I cechi giocano tendenzialmente con un 3-4-2-1 però molto flessibile, anche a seconda degli avversari e delle fasi della partita, all’occorrenza può vedere schierate due punte con un trequartista alle spalle invece che due trequartisti alle spalle dell’unica punta. I giocatori più pericolosi sono senza dubbio Matej Vydra, vecchia conoscenza della Serie A dopo che ha militato nell’Udinese, Rafiu Durosinmi, tornato di recente da un lungo infortunio e già autore di tre gol in cinque partite e soprattutto la stella Pavel Šulc, interessante trequartista decisivo per il passaggio del turno in Europa League e protagonista assoluto della sua squadra con undici gol e undici assist in 36 partite, oltre ad aver realizzato 3 gol anche con la maglia della nazionale della Repubblica Ceca.

Una squadra moderna e molto fisica – LaLazio.com

In casa sono molto temibili perchè amano aggredire l’avversario, forti dell’incessante spinta di una tifoseria caldissima che si fa molto sentire nonostante uno stadio piuttosto piccolino per i nostri standard. Per certi versi assomigliano molto alla Lazio di Baroni, amano attaccare, pressare alti gli avversari per recuperare prima possibile il pallone e puntare così la porta avversaria. Amano la battaglia, sono una squadra molto fisica e cercano di arrivare con l’ardore e la tenacia lì dove ovviamente si potrebbero palesare lacune tecniche. La Lazio dovrà stare molto attenta soprattutto nella gara d’andata e non dovrà sottovalutare l’impegno, entrare in campo sotto ritmo significherebbe prestare il fianco all’entusiasmo dilagante di una città che non vede l’ora di affrontare una squadra così forte e blasonata. Esser costretti a rimontare nella gara di ritorno all’Olimpico potrebbe essere una trappola, chiedere ai tedeschi dell‘Eintracht di Francoforte fermati sul 3-3 in Germania. 

Published by
Mauro Simoncelli
Tags: apertura