Le valutazioni dei biancocelesti di Marco Baroni al termine della sfida contro il Viktoria Plzen, valida per gli ottavi di finale di andata di Europa League
Grazie al finale di partita più assurdo della recente storia biancoceleste, la Lazio batte il Viktoria Plzen 2-1 e mette una seria ipoteca al passaggio del turno. A decidere la partita è una prodezza incredibile di Isaksen al 97′. Un gol arrivato con la Lazio rimasta in nove contro undici per le espulsioni di Rovella e Gigot.

Viktoria Plzen-Lazio, le pagelle
Provedel 8: Non giocava in Europa League dalla gara d’esordio contro la Dinamo Kiev. Nel momento peggiore, con la Lazio in difficoltà e gli attaccanti del Viktoria Plzen che arrivavano da tutte le parti, sfodera una prestazione di carattere, alzando la saracinesca e rispondendo presente. Una prova autoritaria.
Marusic 6: La botta di Theo Hernandez è dimenticata. Parte a destra e nella ripresa scala a sinistra. Soffre il dinamismo e la velocità degli avversari, ma regge, tenendo botta fino alla fine.
Gigot 4: Rovina una buona prestazione, fatta di coraggio e anticipi, con una scivolata assurda, che gli costa il rosso diretto e lascia i suoi compagni in nove, nel finale più assurdo della storia biancoceleste.
Romagnoli comanda la difesa
Romagnoli 7,5: Il colpo di testa ravvicinato, la corsa sotto il settore dei tifosi biancocelesti e il bacio sulla maglia: Alessio Romagnoli si regala una notte da protagonista, sbloccando il risultato e segnando il secondo gol in Europa League. Nella ripresa, con la Lazio in balia degli eventi, è l’unico a non perdere la testa.

Nuno Tavares 4,5: Svogliato, poco propositivo e quasi indolente: sbaglia almeno tre appoggi semplici, poi si addormenta in occasione del gol del pareggio del Viktoria Plzen. Baroni lo sostituisce subito dopo.
Rovella 5: Non voleva certo far male; il suo intervento era in ritardo, non cattivo. Ma certamente ingenuo. Lascia la Lazio in inferiorità e rischia una pesante squalifica. Per una leggerezza evitabile.
Guendouzi 7,5: Gli aggettivi sono finiti, la corsa e la grinta che mette in campo no. Sfodera una prestazione autoritaria, prendendo per mano la squadra nel momento peggiore. Regala ad Isaksen il pallone della vittoria.
Isaksen 8: Un colpo da biliardo pazzesco; un gol incredibile, che ammutolisce un intero stadio e regala la vittoria alla Lazio. Una giocata eccezionale, arrivata al settimo minuto di recupero. Un gol destinato a rimanere nella storia.
Dia : 5,5 Corre, suda e lotta. Ma commette qualche errore di troppo in zona offensiva: cicca un tiro dal limite dell’area di rigore, poi calcia addosso al portiere da posizione defilata. Cerca per tutta la partita un guizzo che non è riuscito mai a trovare.
Pedro 6: Scodella in area di rigore il corner del vantaggio, poi inventa una bella giocata al limite dell’area di rigore, che manda Dia al tiro. Cala alla distanza, ma esce nel momento in cui sarebbe servita la sua esperienza.
Noslin 5,5: Torna a guidare l’attacco nel ruolo di centravanti. Regala a Romagnoli l’assist del vantaggio, poi serve un buon pallone per Dia. Nella ripresa parte bene con un paio di guizzi, poi commette il fallo dal quale nasce il gol del pareggio.
Lazzari 5,5: Entra in un momento complicato, ma non riesce ad incidere. Soffre, perde un paio di palloni sanguinosi che potevano costare caro
Vecino 5,5: Entra e prende un giallo dopo pochi secondi. Non incide e non riesce a tamponare gli attacchi avversari.
Tchaouna 6: Entra nel momento peggiore, con il Plzen in pressione e la Lazio in difficoltà ad uscire. Ha il compito di far salire la squadra, ma ci riesce poche volte. Nel finale guadagna un paio di rimesse laterali che fanno respirare la squadra.
Patric sv: Entra e viene ammonito dopo pochi secondi. Partecipa alla difesa ad oltranza nel finale.