L’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani è volato negli States per incontrare il proprietario dei rossoneri Gerry Cardinale.
È qui che verranno gettate le basi per il Diavolo che sarà, dato che l’uomo della finanza del club di via Aldo Rossi metterà sul tavolo del numero 1 di RedBird una serie di opzioni sulle quali andare a puntare per ripartire una volta e per tutte nella prossima stagione. Questo viaggio in America non è stato dunque di piacere ma prettamente di lavoro per Giorgio Furlani, che ha voluto fortemente incontrare Cardinale per chiudere una volta e per tutte le delicate questioni relative al nuovo direttore sportivo ed allenatore.

Furlani in America da Cardinale: accordo per il diesse
Potremmo parlare di un Milan tanto ‘Made in USA‘ quanto ‘Born in the USA‘. La differenza è alla fine poca, perché il sunto è quello: il fallimento totale di questa stagione ha portato la dirigenza rossonera a mettersi sugli scudi ed a valutare delle soluzioni anche drastiche per ripartire. Il tutto ovviamente negli Stati Uniti, patria del proprietario e numero 1 di RedBird Gerry Cardinale.
Nella giornata di ieri Giorgio Furlani ha preso il primo aereo al mattino in direzione New York, dove ha per l’appunto in programma un delicato incontro con l’imprenditore italo-americano, dove si parlerà di tante cose, senza un vero e proprio ordine del giorno, con l’obiettivo di mettere delle basi solide per il Milan che sarà. L’argomento più importante è ovviamente quello relativo al nuovo direttore sportivo, per il quale potrebbe esserci la stretta finale nei prossimi giorni, anche se dall’America trapelerebbe tutt’altro.
Igli Tare, Andrea Berta o Fabio Paratici? Scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport che il Milan non avrebbe ancora preso una decisione, complice anche un Giorgio Furlani che non avrebbe alcuna intenzione di ratificare l’accordo con il nuovo direttore sportivo se non lo avrà prima incontrato di persona. Ad oggi i colloqui con questi dirigenti li hanno avuti solo Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale, mossa per niente gradita dall’uomo di fidanza rossonero.
Con il diesse arriva anche il nuovo allenatore
È tutta una reazione a catena. Scelto il direttore sportivo, il Milan potrà iniziare anche la ricerca del nuovo allenatore, dato che Sergio Conceiçao difficilmente rimarrà alla guida dei rossoneri anche nella prossima stagione. Anzi, questo scenario è impossibile, a meno che la formazione meneghina non vinca tutte le partite da qui al termine della stagione, comprese quelle di Coppa Italia. E forse neanche.

L’esperimento portoghese ha fatto aprire gli occhi al Milan: questa squadra ha bisogno di un allenatore che conosca bene la Serie A, non uno straniero/scommessa. A fronte di questo sul taccuino della dirigenza di via Aldo Rossi sarebbero stati inseriti i nomi di profili del calibro di Vincenzo Italiano, Gian Piero Gasperini, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, con i sogni proibiti Antonio Conte e Carlo Ancelotti scritti in matita perché non del tutto accantonati. Tutti allenatori validi, ma questa scelta passerà anche e soprattutto per il parere del direttore sportivo, che ad oggi resta un’incognita.