Impresa in nove contro undici, la Lazio c’era già riuscita! Con un eroe inaspettato

Nella storia della Lazio c’è già stata un’impresa realizzata in doppia inferiorità numerica. Una gara rimasta nella storia, che ricorda molto la trasferta di Plzen

Il gol di Gustav Isaksen realizzato al 98esimo minuto di gioco, ha permesso alla Lazio di battere il Viktoria Plzen, di fare un importante passo in avanti verso i quarti di finale di Europa League e di realizzare una vera e propria impresa. I biancocelesti erano infatti rimasti in nove, dopo le espulsioni di Nicolo Rovella e Samuel Gigot, arrivate nel secondo tempo. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la squadra di Baroni non si è disunita: ha retto botta e nel finale è stata in grado di colpire, grazie ad una prodezza dell’esterno danese, arrivato al secondo gol in Europa League.

Impresa
Impresa in nove contro undici, la Lazio c’era già riuscita: con un eroe inaspettato – Lalazio.com – La Presse foto

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“Ci siamo difesi anche con ordine specialmente con la doppia inferiorità, il gol è il premio che la squadra si è meritata dopo essere stata brava a soffrire e a rimanere in campo fino alla fine”, ha ribadito il tecnico Marco Baroni al termine della sfida. I biancocelesti hanno sofferto, rischiando più volte di capitolare, ma hanno lottato con i denti, trovando il gol del 2-2, che sembrava insperato. Un’impresa straordinaria, per certi versi impossibile da ripetere.

Un’impresa straordinaria, con un precedente

Dal fischio finale di Viktoria Plzen – Lazio, molti hanno cercato di ricordare una gara con un epilogo simile, nella quale Lazio, nonostante la doppia inferiorità, è riuscita a portare a casa il risultato, con le unghie e con i denti. Molti hanno ricordato un derby disputato ad inizio degli anni novanta. I biancocelesti di Zoff, rimasti in nove per le espulsioni di Sclosa e Soldà, riuscirono a raggiungere l’1-1, grazie ad un guizzo di Ruben Sosa. Ma nonostante i due rossi, i biancocelesti non erano in una situazione di doppia inferiorità. Anche la Roma infatti era rimasta in dieci: in una delle tante risse in campo (che portò poi all’allontanamento di Soldà), fu espulso infatti anche il romanista Desideri.

Baroni Isaksen
Un’impresa straordinaria, con un precedente – lalazio.com – La Presse foto

Un’impresa molto più simile a quella di Plzen è stata invece realizzata circa diciassette anni fa, in una trasferta destinata a rimanere per sempre nella storia. Una gara disputata alla vigilia delle feste natalizie e che vide i biancocelesti protagonisti di un recupero incredibile. Arrivato nel finale e nonostante una serie di decisioni arbitrali che avevano lasciato i tifosi con l’amaro in bocca. Una gara incredibile, che ha molte similitudini con l’ultima trasferta europea di Pedro e compagni.

Firmani e Tare riprendono il Palermo di Guidolin

Il 23 dicembre del 2007, la Lazio di Delio Rossi scende a Palermo per affrontare i rosanero di Guidolin. I biancocelesti (reduci da un inizio di stagione negativo, con la squadra che balbettava in campionato ed eliminata nel girone eliminatorio della Champions) erano in grande emergenza (mancavano infatti numerosi titolari come Stendardo, Mutarelli, Mudingay, Pandev) e con l’acqua alla gola. Il tecnico è stato costretto a schierare dal primo minuto dei calciatori che avevano collezionato pochissimi minuti in stagione, come Vignaroli e Firmani. Ma a fare più scalpore era la panchina: con Rossi si erano infatti seduti i giovani Cinelli, Casini, Faraoni, oltre a Del Nero, Tare e Scaloni.

Tare e Firmani
Firmani e Tare riprendono il Palermo di Guidolin – Lalazio.com

La gara sembrava senza storia: il Palermo in corsa per l’Europa, partì fortissimo e chiuse il primo tempo sul 2-0 grazie ai gol di Simplicio e Amauri. La squadra biancoceleste sembrava sul punto di crollare, ma nella ripresa trovò improvvisamente le energie per sperare nel recupero. Firmani riapre la partita con un bel gol, poi sfiora anche il pareggio. Ma nel momento di massimo sforzo, arriva una doppia mazzata: l’arbitro fischia un fallo in area a Siviglia (già ammonito), concedendo il rigore ai padroni di casa ed estraendo il cartellino rosso al difensore. Amauri ha la possibilità di chiudere la sfida, ma calcia il rigore alle stelle. La Lazio resta in corsa e a pochi minuti dalla fine, trova l’insperato pareggio, grazie ad un bel gol di Igli Tare, che sfrutta un assist di De Silvestri.

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La festa dura poco però, perchè dopo il 2-2, il giovane terzino romano (attuale esterno del Bologna) si procura il secondo giallo della sua partita e lascia i biancocelesti in nove: nonostante la doppia inferiorità, la Lazio regge fino alla fine e porta a casa un punto insperato. Un’impresa eccezionale, molto simile a quella di Plzen di ieri (anche se stavolta il gol finale è arrivato con la Lazio già in nove, mentre a Palermo la rete di Tare fu segnata con i biancocelesti in dieci).

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