Il tecnico dei biancocelesti diviso tra la necessità di gestire le forze e la voglia di puntare sulle certezze. Ecco le possibili scelte per Udinese e Viktoria Plzen
Un’antivigilia complicata. Difficile da gestire. La Lazio prepara la sfida contro l’Udinese, valevole per la 28esima giornata di campionato ed in programma lunedì 10 marzo allo stadio Olimpico alle ore 20:45, tra numerosi dubbi di formazione. I biancocelesti di Marco Baroni saranno chiamati a gestire una serie ravvicinata di gare: giovedì scorso la trasferta sul campo del Viktoria Plzen (chiusa 2-1 grazie ai gol di Romagnoli e Isaksen, in pieno recupero), lunedì la sfida contro i friulani (una delle formazioni più in forma del campionato), poi il ritorno degli ottavi di Europa League e infine lo scontro diretto con il Bologna.
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Tre gare in meno di una settimana; tre sfide che regaleranno l’esatta fotografia delle ambizioni dei biancocelesti. Baroni sarà chiamato a gestire la rosa e a fare delle scelte oculate. Il tecnico è diviso tra la necessità di ricorrere al turnover e la voglia di confermare l’assetto titolare. Nel primo caso potrebbe far rifiatare qualche big; se volesse invece mantenere le certezze guadagnate nell’ultimo periodo, confermerà gran parte dell’assetto titolare.
Turnover o conferma dei titolari? Tutti i dubbi di Baroni per l’Udinese
Al termine di Plzen-Lazio, ha ricordato che “la partita di Milano ci ha prosciugato tanto dal punto di vista delle energie fisiche e mentali”. In Europa, come in campionato, la Lazio ha chiuso in crescendo, segnando il gol vittoria oltre il settimo minuto di recupero e in doppia inferiorità numerica. Uno sforza fisico enorme, che rischia di condizionare la gara con l’Udinese. In Repubblica Ceca la squadra ha mostrato segnali di appannamento dopo un’ora di gioco, concedendo spazi e metri agli avversari. Tra la Lazio di Milano e quella di Plzen, il tecnico ha cambiato solo tre elementi.
Cosa farà in campionato con i friulani? Baroni dovrà ragionare anche in base alle squalifiche europee. Con il Plzen giovedì prossimo mancheranno Rovella e Gigot, espulsi nella sfida di andata. Non potrà essere utilizzato Belahyane, escluso dalla lista europea (come Provstagaard e Ibrahimovic). La logica porterebbe a valutarne l’utilizzo dal primo minuto. Baroni ha una certezza: nella sfida di ritorno di Europa League, la coppia di centrocampo sarà composta da Guendouzi e Vecino (pienamente recuperato). Dele Bashiru (tornato a disposizione) rappresenterà l’unica alternativa. In base a questa scelta, contro l’Udinese punterà su Rovella e Belahyane?
I due sono simili (almeno nel modo di interpretare il ruolo) e non hanno mai giocato insieme. Il loro utilizzo contemporaneo prevederebbe l’esclusione di Guendouzi. L’unico, insostituibile per il tecnico. Difficile pensare che Baroni ci rinunci proprio in questa fase della stagione, a meno che non pensi di concedergli un pò di riposo. Vecino (subentrato intorno al 60′ sia a Milano che a Plzen), partirà titolare giovedì. L’ultima volta accadde il 24 novembre scorso. Come si comporterà il tecnico? Si affiderà ad una gestione oculata e votata alle turnazioni (Rovella-Belahyane in campionato e Guendouzi-Vecino in Europa League) o continuerà a puntare sui titolarissimi? Oggi, ma soprattutto domani durante la rifinitura, scopriremo la verità…
