Il tecnico biancoceleste è alle prese con tanti dubbi e con una gestione della rosa per affrontare tre gare delicate prima della sosta
Non è facile trovare una soluzione e soprattutto la formazione migliore da opporre all’Udinese. Un po’ perché non vorrebbe rinunciare di chi si fida ciecamente, ma un po’ vorrebbe anche preservare chi gioca sempre e non rischiare come nel caso di Zaccagni. Ma è anche vero che la gara con i friulani è maledettamente importante, come del resto lo sono tutte da adesso in poi. E il segreto tra gli allenatori è cercare di gestire al meglio le risorse, a maggior ragione quelle che danno maggior affidabilità. E’ un bel dilemma e venirne a capo non è semplice per uno come Marco Baroni che vorrebbe far girare di più i suoi uomini.

I nomi dei giocatori sono facili da individuare, anche perché sono quelli che giocano sempre, ma ce n’è uno in particolare che, forse, avrebbe bisogno di riposo, non certo perché sta male o abbia accusato qualcosa, a parte un piccolo ematoma alla caviglia per via del brutto intervento che ha subito in Europa League col Viktoria Plzen. Si parla ovviamente di Guendouzi che non si ferma mai e, a parte Braga per un improvviso attacco influenzale, il francese dal 16 dicembre, gioco di Lazio-Inter, non si è mai fermato. Tutto dritto fino a Plzen.
Vecino insidia Guendouzi, Baroni ci pensa
Non vorrebbe mai rinunciarci al centrocampista francese e quest’ultimo non si fermerebbe mai. Ma è anche vero che rischiare potrebbe essere pericoloso, soprattutto in questo momento con le partite che si accavallano l’una con l’altra e anche l’eventualità, da non trascurare, che Guendouzi andrà in nazionale, quindi non si fermerà mai. Il tecnico ci sta pensando e come alternativa potrebbe provare Vecino. L’uruguaiano è entrato a San Siro e col Plzen, potrebbe essere pronto per giocare una partita dal primo minuto. Ci sarebbe anche la carta Belahyane, ma se Baroni cambia potrebbe dare la maglia a Vecino.

E’ solo un’ipotesi. Alcune riflessioni che sta facendo Baroni e il suo staff in vista della gara con l’Udinese. Può essere che cambi con Guendouzi oppure che resti tutto così com’é, con il francese e Rovella e poi fa le rotazioni che deve fare a gara in corso, così come ha fatto in queste ultime partite. L’importante è non rischiare anche perché con Zaccagni ci si è andati vicino e potrebbe essere stato l’allarme per tutti gli altri.