L’esterno e capitano biancoceleste stava bene già da un paio di giorni ma lo staff medico ha voluto vederci chiaro e ora è tutto a posto
Stava bene da almeno due giorni. Da quando la squadra è tornata da Plzen, Mattia Zaccagni non aveva fatto altro che lavorare in palestra e sul campo, dando grandi segnali e mostrando parecchia fiducia. Il problema al polpaccio era sparito del tutto, ma lo staff medico si era messo paura anche perché Mattia soffre di quel tipo di problematica e quando accusa un fastidio in quella zona è sempre meglio fermarsi. Ma dopo due giorni di lavoro semi blando, con la partecipazione nella partitella di venerdì, si erano fugati la maggior parte dei dubbi. Ma Baroni e i medici volevano essere più prudenti che mai e quindi hanno aspettato e atteso.

L’Udinese è una squadra da prendere con le molle e bisogna stare attenti. I friulani sono una specie di piccolo e insidioso bunker, anche per questo un giocatore come Zaccagni diventa fondamentale per fantasia e la tecnica. La capacità di saltare l’uomo che ha il capitano della Lazio non ce l’ha nessuno all’interno della rosa anche se Isaksen sta andando sulla buona strada anche per questo avere due esterni imprevedibili è un vantaggio che non hanno tanti. E avere i due contro una formazione molto brava a chiudere gli spazi è fondamentale.
Zaccagni titolare, mentre il Taty si scalda
La Lazio dovrà stare attenta perché la squadra friulana è tra le più in forma del campionato, basti pensare che ha vinto le ultime tre partite senza subire gol e vorrebbe continuare su questa striscia di risultati. Baroni sa che la squadra è stanca dopo le due maratone fatte con Milan e Plzen, ma spera che l’entusiasmo e l’euforia che c’è all’interno lo spogliatoio faccia passare la fatica e faccia soprattutto la differenza. Di sicuro il problema al polpaccio di Zaccagni è superato e riavere il capitano è un vantaggio enorme per la squadra che con lui gioca meglio e ha un punto di riferimento.

Per quel che riguarda il Taty Castellanos continua a lavorare a parte e in modo differenziato anche se con il pallone. I progressi sono evidenti e anche certificati dall’esito medico effettuato il giorno della gara col Plzen, tanto che lui freme per giocare e potrebbe anche andare in panchina con il Viktoria per poi tornare titolare a Bologna. Questo è il piano di Baroni.