Il laterale difensivo biancoceleste in un’ intervista ha raccontato come sta procedendo la sua avventura a Roma, gli obiettivi della squadra e cosa ha in serbo per il futuro
Nuno Tavares è stato fino ad oggi l’acquisto boom della campagna estiva del presidente Lotito. Arrivato per poco più di 5 milioni di euro dall’Arsenal, il difensore portoghese ha incantato tutti per la sua grande facilità a creare situazioni pericolose con le sue scorribande sulla fascia sinistra e a sfornare assist decisivi. Quando siamo entrati nell’ultimo terzo di stagione, Tavares ha già mandato in gol 8 volte qualche suo compagno di squadra.

Era dai tempi di Kolarov che la Lazio non aveva in rosa un terzino sinistro così importante nello sviluppo della manovra. Su quel lato del campo la sua intesa con Mattia Zaccagni risulta il più delle volte devastante, un vero grimaldello contro qualsiasi difesa avversaria. Il treno, come è stato subito soprannominato il portoghese dai tifosi biancocelesti, è arrivato alla Lazio con la formula dell’obbligo di riscatto a una cifra già pattuita, operazione che la società potrebbe portare a termine anche prima di aspettare il 30 giugno.
Subito beniamino dei tifosi
Il difensore portoghese in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de A Bola ha raccontato questi primi a Roma, tra speranze, aspettative, la Nazionale del suo paese, gli obiettivi da raggiungere con la Lazio e un futuro che sembra già scritto. “È stata fino a quì una stagione molto positiva, ho avuto prestazioni costanti ed era proprio quello che mi mancava. Abbiamo una buona squadra, mi hanno aiutato molto da quando sono arrivato qui e hanno sempre riconosciuto le mie capacità, quindi penso che non sorprende che sia il leader negli assist, perché nella mia testa ero sempre capace di fare questo e forse molto di più”, ha raccontato Tavares, che poi ha anche spiegato il vero segreto dei biancocelesti di questa stagione.

“Da quando sono arrivato non abbiamo mai sentito parlare di obiettivi, credo che come squadra sappiamo cosa dobbiamo raggiungere e cosa dobbiamo raggiungere, perché siamo in un grande club e vogliamo giocare al massimo livello, il che include la Champions League e la lotta per il campionato, che è quello che stiamo facendo e cercheremo di fare fino alla fine”. Leggerezza, sfrontatezza e un pizzico di incoscienza e la Lazio si ritrova nelle primissime posizioni di classifica e in lotta per un posto nei quarti di finale di Europa League.
La Lazio per tornare a divertirsi
Il difensore portoghese sembra avere le idee chiare sulla stagione della Lazio e anche del perchè ha scelto proprio il club biancoceleste per rilanciarsi dopo la poco fortunata parentesi inglese. “Non credo che sia una scommessa, ma quando ti senti a tuo agio e percepisci la fiducia del club, le cose funzionano. Se però non fossi stato bravo, forse non avrebbero detto questo o non avrebbero scommesso su di me. Analizzando il mio percorso, inizio a guardare di più chi lo desidera davvero, perché c’è una differenza tra chi lo desidera e chi è interessato. Ho scelto la Lazio perché sentivo che mi volevano davvero e quando senti questa fiducia, credo che le cose scorrano molto meglio, perché quando ti senti desiderato sei più disposto a fare ciò che più ti piace con più piacere e più sicurezza”.

Il derby resta una partita diversa in tutte le nazioni e in tutte le città dove ci sono due squadre dello stesso livello, “c’è una grande rivalità tra Lazio e Roma, ma niente a cui non sia già abituato. Una partita Benfica – Sporting o una Benfica – FC Porto potrebbero essere più gettonate. Anche io qui ho questa sensazione, ma l’ho avvertita di più in Portogallo”, racconta convinto Tavares.
Il futuro di Tavares è gia deciso
C’è un particolare che però lo ha emozionato in questi mesi alla Lazio. “Era l’allenamento aperto prima del derby con la Roma. Penso che sia stato emozionante. I tifosi ci facevano il tifo durante l’allenamento, urlando e cantando. Anche quando abbiamo perso 6-0 contro l’Inter, in casa, loro ci hanno sempre sostenuto, e poi, alla fine, quando siamo andati lì, hanno detto che erano con noi, indipendentemente dal risultato, e penso che sia questo che fa la differenza”.

Tavares ha le idee molto chiare anche sul suo futuro e le sue parole non lasciano ulteriori dubbi, “non credo che nessun giocatore che abbia giocato per il Benfica lascerebbe mai il Benfica, perché quando si esce da lì si ha sempre voglia di tornare. È un club che mi ha aiutato molto, che mi ha fatto crescere, che mi ha formato e che mi ha aperto le porte per arrivare qui. Tutti coloro che giocano per il Benfica vogliono giocare ancora molte partite e vogliono essere ricordati per questo. Non ne ho fatte molte, ma sono molto grato per quelle che ho fatto. Ma non ha senso sottovalutare il mio periodo al Benfica. Penso che fosse il momento in cui Dio voleva che accadesse. Non escludo un ritorno al Benfica e credo che sarebbe destino”.