Nelle ultime due partite, Vecino ha collezionato esattamente 60 minuti (recuperi esclusi): ora punta a tornare determinante
Un’ora tonda e il doppio recupero decisivo. La Lazio ha ritrovato la via della vittoria grazie a Vecino, che ha contribuito alle ultime due soddisfazioni. Pedro in extremis a San Siro: un calcio di rigore freddo al 98′ ha schienato il Milan dell’ex Conceiçao. E non si può dimenticare la perla di Isaksen a Plzen, nello stesso minuto, che ha aiutato la squadra a tornare a Roma con un successo d’oro in 9 contro 11.
Vecino – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – ha dato il suo apporto, spendendo falli e gialli (ammonito entrambe le volte) con due ingressi di impatto. Baroni gli ha rinnovato la piena fiducia, non appena è rientrato dal brutto infortunio, sganciato in corsa nei momenti decisivi delle partite.
Il risultato era in bilico: in entrambi i casi, quando le energie cominciavano a mancare, serviva un uomo d’esperienza in più – 32 minuti a Milano, 28 contro il Viktoria – che, sommando il recupero, equivale a un’ora precisa per rilanciare la sua candidatura fino alla fine della stagione.
Il riscaldamento lungo di Vecino ha preso il via. La sua chance dall’inizio, salvo sorprese, arriverà giovedì contro il Viktoria Plzen. Nel frattempo, Rovella sarà squalificato per il rosso preso in Repubblica Ceca, e Guendouzi attende di conoscere il partner a centrocampo per il round decisivo. La qualificazione va centrata senza l’ex Monza, probabilmente con l’uruguaiano nel nucleo dei titolari.
Attualmente, la tabella di marcia prevede un’altra partita da subentrante prima del rientro nell’undici di riferimento. La sua ultima presenza dal primo minuto risale al 28 novembre, in quella sfida europea all’Olimpico contro il Ludogorets, da cui poi è scaturita la crisi muscolare e la ricaduta, con uno stop di oltre tre mesi che ha tolto a Baroni uno dei pilastri per carisma e senso tattico.
Vecino, nel frattempo, ha saltato 13 partite di campionato, 3 di Europa League e 2 di Coppa Italia – un forfait pesante che ha costretto Guendouzi e Rovella a raddoppiare gli sforzi in mediana, spremuti in coppia per gran parte della stagione. La sua data cerchiata, il 13 marzo, è attesa da mesi: il protocollo riabilitativo, segnato da un secondo problema muscolare risolto a dicembre, ha evidenziato la necessità di aggiungere una pedina preziosa a centrocampo, già individuata nel mercato di gennaio con l’arrivo di Belahyane dal Verona.
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Nonostante potesse rientrare con qualche settimana di anticipo, la cautela dello staff tecnico e medico ha prevalso, come dichiarato da Baroni in conferenza stampa, evidenziando il ritardo rispetto ai programmi iniziali.
Adesso l’infortunio è alle spalle e ogni scelta sarà esclusivamente tecnico-tattica, a prescindere dall’aspetto fisico, mentre continua l’ultima fase di ricondizionamento atletico. Quotidianamente Vecino partecipa a pieno ritmo agli allenamenti a Formello e, con i due ingressi contro Milan e Viktoria Plzen, è salito a 17 presenze complessive. Il suo obiettivo? Recuperare il tempo perso e ripartire con forza dopo l’ora piena di gioco.