Il difensore della Lazio Alessio Romagnoli si riscopre bomber: due gol messi a segno negli ultimi 4 giorni
Da difensore-bandiera a difensore-bomber, ha servito il bis a soli quattro giorni dalla trasferta a Plzen. Come descritto nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, è come se avessero copiato e incollato il timbro europeo. Stavolta, il corner è stato eseguito da Isaksen anziché da Pedro, mentre la spizzata è arrivata da Vecino invece che da Noslin; la deviazione sul secondo palo, invece, ha avuto lo stesso protagonista. Romagnoli ha ottenuto la sua seconda soddisfazione consecutiva.

“Ci dispiace per il risultato, era una partita a cui tenevamo. Eravamo un po’ stanchi e la trasferta di giovedì se ne è fatta sentire. Siamo stati bravi a pareggiare e ci prendiamo questo punto. Sappiamo di poter fare di più e ora ci prepariamo per giovedì. Queste trasferte sono state faticose, credo che tre giorni siano giusti per recuperare. Mentalmente stiamo bene, anche se abbiamo perso qualche giocatore in più. Dobbiamo recuperare, allenarci e dare il massimo“, ha commentato a caldo.
Pesante, allo stesso modo, è stato il gol segnato ieri all’Udinese: ha rimesso in piedi una partita che sembrava destinata a complicarsi dopo il gol in apertura di Thauvin, poi il risultato rimase inchiodato fino alla fine. In Europa, ci aveva messo la testa, mentre all’Olimpico si è ripetuto anticipando con il sinistro Ehizibue, bruciato sul tempo.
Un movimento che ricorda quello di Immobile, un must dell’ex capitano biancoceleste. Si è trattato della sua prima rete nel campionato, la terza stagionale dopo le due marcature europee contro Porto e Viktoria Plzen, raggiungendo così un record personale risalente al 2017-2018, quando al Milan ne aveva segnate due in campionato e una in Coppa Italia.
Romagnoli e il suo momento d’oro
Romagnoli ha confermato il suo momento d’oro nell’area avversaria. In assenza di Castellanos, ancora ai box per la lesione muscolare risolta nel big match con il Napoli, si è trasformato in un centravanti aggiunto. Risolutivo anche nelle situazioni da attaccante, già giovedì si era esaltato sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Un turno di riposo contro l’Udinese avrebbe potuto concretizzarsi, mentre Gila aveva tirato il fiato in Repubblica Ceca e Gigot sarà squalificato per la sfida di ritorno in programma giovedì. Romagnoli non solo ha giocato, ma ha contribuito in modo essenziale a riportare la Lazio in carreggiata dopo il gol incassato da Thauvin.
Sarà costretto agli straordinari anche dopodomani, nonostante la stanchezza con cui ha chiuso il confronto contro l’Udinese. Ora bisogna certificare la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. La sua rete, unita alla prodezza di Isaksen in 9 contro 11, ha impedito di rendere un incubo il possibile passaggio del turno contro il Viktoria, da trovare nei restanti 90 minuti.
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Romagnoli dovrà stringere i denti: con ogni probabilità tornerà a giocare al fianco di Gila nella coppia centrale. Patric, recuperato da poco dal lungo infortunio, ha trovato spazio nel finale come regista d’emergenza. Da leader, dovrà guidare i compagni meno esperti a mantenere i nervi saldi in questa fase cruciale della stagione. Ogni obiettivo si gioca sui dettagli, persino i gol siglati da chi non è un attaccante per definizione.