Il tecnico biancoceleste si affida al centravanti e a una formazione che dia sicurezze e che non snobbi un incontro che vale tanto
Niente calcoli e nessuna paura. Marco Baroni va dritto al punto e non sembra farsi tanti problemi per le due sfide ravvicinate col Viktoria Plsen e il Bologna, due gare molto importanti per la stagione della Lazio. Il tecnico non si fa problemi e, nonostante ci siano diversi giocatori che non sono proprio al massimo e che potrebbero rischiare, non solo osa, ma è pronto a buttare nella mischia chi non lo fa da un mese a questa parte, ovvero Castellanos. L’attaccante argentino, come era nelle previsioni, farà parte della partita e potrebbe addirittura giocare dall’inizio.
Una mossa azzardata o disperata? Per come stanno le cose, sembra più la seconda anche se tecnico, giocatore e staff medico avranno fatto le loro considerazioni. Far giocare il Taty ha i suoi vantaggi ma bisogna fare attenzione e il rischio è parecchio. Pensare che l’argentino in questo anno e mezzo alla Lazio è stato più criticato che osannato, ma da quando c’è Baroni i suoi numeri sono migliorati e di conseguenza anche la Lazio. Con lui gioca meglio, gli altri giocatori sembra che in campo sappiano quello che devono fare.
Taty ha la capacità di non essere proprio cinico davanti alla porta, ma il suo modo di stare in campo è una manna per la formazione allenata da Baroni. E in queste partite dove è mancato si è visto ampiamente. E ora che è tornato le speranze di rivedere la Lazio che tutti conoscono cresce a dismisura. Basta vedere i numeri di Castellanos per rendersene conto sono impietosi e senza prova d’appello. E’ vero che la Lazio in Europa e in Coppa Italia ha vinto senza ma è stato un caso proprio questo non il contrario.
Basti pensare che in Europa il centravanti ha giocato 8 volte su 8, segnando 3 gol, regalando 2 assist e procurando un rigore. In campionato una storia diversa e ben più dettagliata con il Taty che è sceso in campo 22 volte su 26 in totale, con un bottino di 9 reti, 3 assist, anche qui un rigore procurato (non sono tanti i rigori per la Lazio), più un tiro-cross che ha poi generato la rete di di Pedro al Genoa. Senza di lui la Lazio, non ha mai vinto, sconfitta per 2-1 a Firenze, 0-6 con l’Inter, più i due pareggi per 1-1 col Como e lo scialbo e allucinante 0-0 a Venezia. Con lui c’è una media punti di 2,04. Forse è il caso di non fare più esperimenti e di cambiare modulo a questo punto a meno fino a quando non torna l’argentino.