Nel ritorno degli ottavi di finale contro il Viktoria Plzen, il tecnico biancoceleste punta sul rientro in campo del suo attaccante titolare
La Lazio è a un passo da riscrivere la storia degli ultimi anni in Europa. Nell’era Lotito soltanto due volte infatti i biancocelesti sono riusciti a entrare nelle prime otto di una competizione europea, staccando il tagliando per i quarti di finale. Eliminando la squadra della Repubblica Ceca, stasera Baroni eguaglierebbe così Petkovic e Simone Inzaghi, soltanto Roberto Mancini nel 2002-03, fino ad oggi, nel nuovo millennio, è riuscito a raggiungere le semifinali dell’allora Coppa UEFA.
Una partita da gestire bene dopo il clamoroso quanto epico finale di Plzen, con la Lazio in 9 contro 11 capace di andare a prendersi la vittoria ugualmente con lo strepitoso gol di Isaksen. Non bisogna commettere infatti l’errore di credere che il più è stato fatto proprio nella gara d’andata, ma c’è bisogno di giocare una partita “importante” e soprattutto intensa. Ecco perchè il tecnico toscano ha intenzione di rilanciare Castellanos al centro dell’attacco dal primo minuto, anche se l’argentino è fermo da un mese per infortunio.
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Era in uno splendido momento di forma, aveva segnato due gol e fornito due assist nelle ultime due partite contro Cagliari e Monza, ma quando abbiamo visto Castellanos sedersi sul prato dell’Olimpico a metà primo tempo dell’intensa sfida contro il Napoli allora capolista abbiamo capito che un problema muscolare avrebbe fermato per qualche partita il centravanti argentino. 12 gol e 8 assist in questa stagione per il Taty, a conferma dell’importanza al centro dell’attacco voluto da Baroni che, dopo la prima stagione complicata con la maglia biancoceleste, all’ombra di King Immobile, finalmente quest’anno è riuscito a dimostrare tutto il suo valore.
Proprio in questo mese di assenza dai campi da gioco, è apparsa evidente l’importanza del centravanti argentino per la manovra d’attacco che vuole Baroni. Nè Noslin, nè Tchaouna, nè tantomeno Dia, riescono a sopportare il peso dell’attacco biancoceleste. Il Taty è in grado di fare a sportellate con i difensori avversari, è bravo a giocare di sponda e far salire la squadra, ma anche prontissimo poi a dettare il passaggio in profondità e farsi trovare pronto in area di rigore per finalizzare la manovra dei compagni.
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E le statistiche che emergono quando la Lazio in questa stagione ha dovuto fare a meno del centravanti argentino sono chiare, anzi addirittura impietose. Sono infatti 30 le gare giocate con Castellanos in campo dalla prima stagionale contro il Venezia e i biancocelesti ne hanno vinte ben 20. Mentre nelle 11 partite dove il Taty non è sceso in campo, i tre punti sono arrivati soltanto in 4 occasioni, con la percentuale che si dimezza drasticamente e scende dal 69% al 36%.
Appare evidente come il contributo di Castellanos allo sviluppo della manovra d’attacco sia decisivo, basti pensare che nelle 20 vittorie con lui in campo la squadra ha realizzato ben 62 gol, mentre senza la produzione offensiva scende addirittura a soli 9 centri realizzati. Ecco perchè Baroni ha probabilmente contato i giorni in attesa del recupero del suo centravanti titolare, per riaverlo così a disposizione in questo finale di stagione che potrebbe essere straordinario.