Un, due e tre (in 7 giorni): l’ha mimato dopo il gol. Per Alessio Romagnoli è un momento da favola
Uno, due e tre. È la sequenza che ha caratterizzato una settimana da urlo. Dopo aver segnato, ha mimato il gesto, e Alessio Romagnoli ha nuovamente sollevato la Lazio di Baroni, togliendo le castagne dal fuoco in maniera spettacolare. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, quel colpo di testa su calcio d’angolo è bastato per superare Vydra e far vibrare l’Olimpico, fino a far tremare persino il braccialetto dell’arbitro olandese Danny Makkelie.
Jedlicka, il portiere dei cechi, non è riuscito a respingere la conclusione del difensore biancoceleste, ed è stato il gol dell’1-1 a chiudere la partita, proiettando la Lazio direttamente ai quarti di finale. “Siamo partiti bene, poi abbiamo sofferto, ma siamo ripartiti. Non abbiamo giocato al meglio, però l’importante era passare, e siamo felici“, ha commentato il difensore.
Il numero 13 aveva già cercato di far esultare i tifosi qualche minuto prima, ma il suo tentativo con la sponda di testa sul cross di Zaccagni si è spento all’ultimo, senza trovare la deviazione vincente di Dia in spaccata.
Subito dopo, ha deciso di mettersi in proprio, regalando lo “special tris” dopo la rete segnata a Plzen nella gara d’andata e quella contro l’Udinese in campionato. Un filotto che non gli era mai capitato in carriera: “Ne avevo fatti 2 di fila al Milan, ora è diverso: sono arrivato a 3 in 7 giorni“.
Per la prima volta, non è stata la rete a sbloccare il risultato, ma un intervento decisivo che ha respinto lo spettro dei supplementari o, nel peggiore dei casi, di una prematura eliminazione, visto che il Viktoria Plzen ha giocato all’Olimpico con una strategia trasparente, creando varie occasioni da gol.
“Non esistono partite facili, ogni avversario è difficile in Europa. Hanno fisicità e tecnica, e gli facciamo i complimenti, ma la qualificazione ce l’abbiamo meritata. Sui calci piazzati, Dweh le prendeva tutte, poi mi hanno lasciato andare sul primo palo ed è andata bene. Ringraziamo i tifosi: sono stati incredibili nel sostenerci dopo il gol subito“, ha aggiunto Romagnoli.
Con la rete di ieri ha raggiunto la sua quarta marcatura stagionale, segnando il suo miglior risultato in carriera. Ai tempi del Milan era arrivato al massimo a quota tre, due in campionato e uno in Coppa Italia nella stagione 2017-2018. Prima di questa annata non aveva segnato neanche in competizioni UEFA, ma ora, sotto la Curva Nord, ha messo la firma sul suo terzo sigillo nell’Europa League in corso.
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Dopo il capocannoniere Pedro a 4, ora si posiziona come il secondo miglior marcatore europeo della Lazio insieme a Taty Castellanos, ed è il difensore più prolifico del torneo, accanto a Kevin Mac Allister dell’Union Saint-Gilloise. Un valore aggiunto cruciale per l’accesso ai quarti contro il Bodo-Glimt: “Sul sintetico sarà molto difficile, ma siamo convinti che possiamo fare bene. Dobbiamo finire in bellezza col Bologna“, ha concluso. Uno, due e tre. La sequenza è semplice: è stata una settimana da Dio.