Le valutazioni degli uomini di Baroni al termine della sfida con i rossoblù di Italiano, valevole per la ventinovesima giornata di campionato
La Lazio crolla sotto i colpi del Bologna. I biancocelesti, alla settima gara negli ultimi ventidue giorni prendono cinque gol al Dall’Ara e subiscono un’onta difficile da dimenticare. Baroni, che alla vigilia della gara aveva parlato di una stanchezza mentale e non fisica, punta sui titolari, ma vede crollare dopo pochi minuti il castello che aveva preparato, tradito da Gila (che ha sulla coscienza almeno tre gol), e dal resto della squadra.
Provedel 5,5: Incolpevole e tradito da Mario Gila sul gol di Odgaard, è prodigioso nella risposta su Orsolini. Ad inizio ripresa gli arrivano avversari da tutte le parti
Lazzari 4: Prova a gettarsi negli spazi che il Bologna concede sulla destra, ma perde numerosi duelli fisici. Concede a Miranda il cross del vantaggio, ma è la giocata meno grave di un primo tempo dove sbaglia tanto: dai cross agli stop, fino agli uno contro uno in velocità. Spesso veniva criticato per i cross sbagliati, se poi non riesce nemmeno ad arrivare sul fondo…
Mario Gila 3: Partita shock: perde subito un pallone ed è costretto al recupero su Castro, poi si addormenta sul cross di Miranda e lascia Odgaard libero di battere a rete. Rischia di far subire almeno altri due gol per errori incredibili: chiude con la ciliegina sulla torta. L’errore che porta al quarto gol. La peggiore partita da quando è a Roma.
Romagnoli 5: Anche lui perde la bussola. Si lascia anticipare in modo grossolano da Ndoye in occasione del gol del 3-0.
Marusic 4: L’infortunio di Nuno Tavares lo costringe a traslocare sulla sinistra. Non brilla dal punto di vista fisico e soffre l’intraprendenza di Orsolini, al quale concede troppo spazio. A fine primo tempo manda sul fondo l’unica occasione creata dalla Lazio. Inizia la ripresa e si addormenta sul gol del raddoppio di Orsolini.
Guendouzi 5: E’ umano anche lui. Poco brillante e spesso messo in difficoltà dal dinamismo degli avversari. Perde il pallone che porta al terzo gol: che chiude la partita. Avrebbe bisogno di riposo.
Rovella 5: Torna a presidiare il centrocampo. Lotta nel primo tempo, poi cala come tutti. Non riesce ad evitare il crollo. Nel finale si impunta e non serve Pedro, libero a due passi.
Isaksen 5: Non è una macchina. Non può giocare sempre e non si può sperare che sia sempre brillante e propositivo. Avrebbe meritato di riposare (e magari entrare in campo nell’ultima mezz’ora). Non gli riesce nulla: esce dopo 45′ negativi.
Vecino 5: Un pò mezzala, un pò trequartista. Non brilla per freschezza e per geometrie. Non riesce ad alzare il ritmo e finisce per vivacchiare in una posizione ibrida che non regala alla Lazio possibilità offensive. Prende un giallo per un intervento pulito.
Zaccagni 6: Nei primi venti minuti prende tre calcioni da Calabria. In una squadra che fatica a creare gioco, prova a venire incontro e a tenere palla. Da un suo guizzo, nasce la prima e unica occasione creata nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, dopo lo scempio iniziale, colpisce il palo.
Dia 4: Torna a giocare nel ruolo di punta centrale, ma ha pochi palloni da giocare. E quelli che gioca, li perde. Primo tempo impalpabile.
Pedro 5: Baroni si affida a lui per dare la scossa ad inizio ripresa. Non gli riesce nulla.
Noslin 5: Entra quando la partita è finita.
Tchaouna 5: Vedi sopra. Sfiora il gol a partita chiusa.
Belahyane sv:
Ibrahimovic sv: