I rossoblù di Italiano e i biancocelesti di Marco Baroni sono stati protagonisti di un cammino simile: tante le similitudini tra le due squadre
In campionato Lazio e Bologna sono divise da soli tre punti: lo scontro diretto che si disputerà oggi allo stadio Dall’Ara può essere decisivo per capire l’evoluzione della stagione di entrambe le squadre. Lo scorso anno i rossoblù di Thiago Motta sconfissero due volte la Lazio: punti che risultarono decisivi per la qualificazione alla Champions League, ottenuta proprio davanti ai biancocelesti. Quest’anno, nella gara d’andata, fu la squadra di Marco Baroni a vincere, grazie alle reti di Gigot, Zaccagni e Dele Bashiru allo stadio Olimpico.
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Ma proprio da quella sfida, giocata alla fine di novembre, il Bologna di Italiano (partito leggermente in sordina) ha iniziato a macinare gioco e a fare punti. Nell’ultima parte della stagione la squadra rossoblù è una delle formazioni che si è messa maggiormente in evidenza, grazie alla qualità del suo gioco offensivo e ai risultati. Sono molte le similitudini tra i biancocelesti di Marco Baroni e i rossoblù di Vincenzo Italiano: due team dediti al gioco d’attacco; due formazioni spesso portate ad offendere, e (molte volte) incapaci di gestire alcuni momenti della partita.
I numeri di Lazio e Bologna
“Noi non possiamo fare calcoli o ragionare, dobbiamo sempre cercare di attaccare ed essere propositivi”, il mantra che Marco Baroni ha più volte evidenziato in questa stagione. La Lazio ha esaltato la qualità del suo gioco offensivo, a scapito dell’equilibrio e della capacità di saper leggere alcuni momenti delle gare. Discorso simile per il Bologna di Italiano, molte volte condannato ad attaccare, anche quando la gara imponeva un comportamento diverso.

Le due squadre amano giocare a calcio: segnano tanto (50 gol i biancocelesti e 44 i rossoblù) e subiscono tanto (36 gol la Lazio, 34 il Bologna, in 28 turni di campionato). Entrambe colpiscono molto su calcio piazzato. La Lazio ha sfruttato ventidue volte le palle inattive (quindici in campionato). Anche i rossoblù hanno segnato lo stesso numero di gol in serie A. Rispetto agli uomini di Baroni, il Bologna difende peggio in alcuni momenti delle gare: ha subito infatti sei reti da gioco fermo. Un particolare che la Lazio deve provare a sfruttare, anche alla luce delle recenti prestazioni di Romagnoli e compagni.
Le differenza tra Baroni e Italiano: gli scontri diretti
Tra i dati che accomunano le due squadre, c’è anche il numero di calciatori andati a segno: Italiano e Baroni hanno infatti portato quindici calciatori della propria rosa in gol: la Lazio primeggia nella graduatoria di marcatori subentrati (ben quindici), mentre i felsinei sfruttano di più le punizioni (particolare sul quale la Lazio dovrebbe prestare maggiore attenzione, visto che l’ultima rete arrivata direttamente da calcio piazzato risale all’ultimo turno dello scorso campionato, con Tudor in panchina).

Tra i due tecnici regna l’equilibrio: un pareggio nel primo confronto diretto, poi due vittorie a testa. La Lazio è la squadra contro cui Italiano ha perso più partite nella sua storia di allenatore (sette), ottenendo poi una sola vittoria (Fiorentina-Lazio dello scorso campionato) e un pareggio. Nelle sette sfide contro il Bologna invece, Baroni ha ottenuto due successi, un pareggio e ha subito quattro sconfitte. Oggi un nuovo capitolo, un inedito: l’incrocio vale infatti per un posto in Champions League, competizione nella quale Italiano ha fatto esperienza questa stagione e che Baroni (che ha invece raggiunto i quarti di finale di Europa League) non ha mai giocato.