La brutta sconfitta con il Bologna apre discussioni e dibattiti nel mondo biancoceleste. “C’è qualcosa che succede a Formello da mesi. Prima o poi qualcuno ci dirà la verità”
Il 5-0 subito a Bologna ha aperto dibattiti e discussioni all’interno del mondo biancoceleste. In discussione sono i calciatori, rei di aver male interpretato la trasferta del Dall’Ara, il tecnico, che ha fatto scelte particolari, arrivando a “spompare” molti titolari, e la società: gli acquisti di gennaio sono stati infatti presi poco in considerazione dall’allenatore.

“Dobbiamo evidentemente pensare – sottolinea Armando Fioretti del Tg56 ai microfoni di Radio Olympia – che non sono arrivati i calciatori che il tecnico aveva richiesto. Forse a centrocampo piuttosto che Belahyane, ovvero un giocatore di manoivra, aveva bisogno di un elemento più fisico, che entrasse in concorrenza con Vecino e non con Rovella e Guendouzi che per lui sono insostituibili”.
Cosa si nasconde dietro le scelte di Baroni?
“La domanda che dovremmo porci – ribadisce Mauro Simoncelli – è una: perchè Baroni da agosto a dicembre si fidava tanto delle alternative, proponendole in continuazione e ottenendo anche buone risposte, mentre da qualche mese a questa parte sembra fare scelte diverse? Cosa è cambiato?”. Una domanda che accende la discussione. “Non so cosa sia cambiato – viene detto in studio – ma una cosa è certa. Da agosto a dicembre la Lazio non aveva infortuni e aveva avuto un ottimo rendimento in campionato e in Europa League. Da quando si sono fatte scelte diverse, sono cominciati ad arrivare i problemi fisici, il rendimento delle cosiddette alternative è crollato, e i risultati in campo sono stati peggiori”.

Il 5-0 subito a Bologna si fatica a digerire: “La scoppolla è derivata da una partita orrenda della Lazio. Ma questo si inserisce in un contesto molto prevedibile. Ci siamo goduti quanto fatto fino ad oggi, ma i conti si fanno da marzo in poi. Io non sono sconvolto per ciò che sta accadendo”, rilancia Marco Netri, giornalista Edipress ai microfoni di Radio Olympia. “La Lazio sta facendo la stagione che pensavo facesse: le griglie di partenza spesso assomigliano all’ordine di arrivo. La squadra è in linea con le aspettative che avevo: con una prima parte fuori da ogni logica, che è stato bellissima vivere, ma con tante altre situazioni”.
“Formello non è un’isola felice”
Il riferimento è a ciò che è accaduto a Formello negli ultimi mesi. “Prima o poi qualcuno ci spiegherà cosa è successo. Dalla gestione del mercato, alle scelte fatte post mercato, ad altre valutazioni. Io sono sempre più convinto che Formello non sia l’oasi felice che molti hanno ipotizzato”, continua Netri. “Questa cosa la penso già da un pò di tempo. Diciamo da qualche mese: e sono tutte situazioni che poi influiscono sull’andamento della stagione. Io ho sempre difeso l’allenatore, ma ultimamente sta commettendo tanti errori e sta deludendo: la Lazio è una squadra che fa un gioco troppo dispendioso: quando non sei al top diventi prevedibile e lento in campo. Il tecnico avrebbe dovuto inventare anche un piano B e non essere troppo integralista”.

Ma non si parla solo di errori del tecnico. “Tante cose sono vere, però oggettivamente – ribatte Armando Fioretti – l’ingresso della squadra nel secondo tempo di Bologna è clamoroso. Non puoi prendere due gol in pochi secondi e con quell’atteggiamento”. “C’entra la stanchezza anche quando difendi in quel modo e rientri in campo così”, si chiede Simoncelli. Secondo Daniele Magliocchetti, “ci sono alcune scelte che non riesco a capire. Gigot che fine ha fatto? Gila ieri non stava benissimo: possibile che il francese sia sparito dai radar? Faccio un esempio di gestione a mio modo di vedere poco lucida. Se Gigot viene espulso a Plzen e quindi non potrà giocare il ritorno, perchè non è stato utilizzato in campionato con l’Udinese o con io Bologna. Quindi nella gara precedente e in quella successiva alla gara europea? Così facendo, si poteva evitare che Gila, che ripeto aveva un piccolo problemino, le giocasse tutte”.