Le dieci domande fatte al tecnico Marco Baroni al termine di Bologna-Lazio, seconda disfatta in campionato dopo il ko con l’Inter
Cronaca di uno scenario ampiamente pronosticabile: la Lazio crolla a Bologna sotto i colpi degli uomini di Italiano. Subisce il sorpasso in classifica dei rossoblù e scala in sesta posizione in classifica, con soli due punti di vantaggio sulla Roma, tre sulla Fiorentina e quattro sul Milan. Dopo il 6-0 casalingo con l’Inter, i biancocelesti subiscono un’altra pesante batosta, incassando cinque reti dai rossoblù. Negli ultimi 25 anni, si tratta del ko esterno più pesante della storia (insieme ad un 5-0 subito dal Napoli di Sarri nella stagione 2015-16).
LEGGI ANCHE: BARONI SOTTO LA CURVA A BOLOGNA: ECCO COSA HA DETTO AI TIFOSI
Ma a preoccupare maggiormente tifosi, critica e addetti ai lavori, non sono i recenti risultati: bensì lo scenario che inesorabilmente si sta delineando. Che la Lazio non riuscisse a mantenere il ritmo della prima parte di stagione poteva essere prevedibile; che i biancocelesti fossero protagonisti di un calo fisico così evidente un pò meno. A far discutere sono alcune scelte di Baroni nella gestione del gruppo.
Le domande a Marco Baroni dopo Bologna-Lazio
Dal recupero affrettato di alcuni infortunati, alla gestione dei rientri in squadra: dalle formazioni iniziali al modo in cui sono stati accantonati alcuni calciatori, fino al calo evidente della Lazio nell’ultimo periodo. Ecco alcune domande che poniamo al tecnico dei biancocelesti…
- Per quale ragione nel girone d’andata e con i tanti impegni ravvicinati non ha mai avuto paura di ruotare i suoi giocatori? Non ha l’impressione che, quando tutti si sono sentiti importanti all’interno del gruppo, rendessero di più?
- Perchè Castellanos e Dele Bashiru sono rientrati frettolosamente (quando non erano evidentemente in condizione) con il Viktoria Plzen? Come stanno ora e quante gare salteranno? Perchè con Vecino è stato scelto di adattare un rientro soft (25′ a Milano, 35 a Plzen, 65 con l’Udinese e 90′ con il Plzen all’Olimpico), mentre Taty Castellanos è stato immediatamente inserito dal primo minuto, quando era evidente che non fosse ancora pronto?
- Perchè dopo Lazio-Viktoria Plzen ha detto che la stanchezza era solo un aspetto mentale e che andava eliminata dalla testa dei giocatori e al termine di Bologna-Lazio ha parlato apertamente di giocatori stanchi. Ecco le sue parole: “Siamo arrivati con il fiato corto dopo tutte queste gare, ma questo non deve essere un alibi...”Isaksen? Anche lui era stanco, siamo arrivati a questa partita con tanti piccoli acciacchi”. Al termine di Lazio-Plzen aveva detto che avrebbe eliminato la stanchezza, togliendola dalla testa dei calciatori. E’ ancora convinto che, a giocatori stanchi e spremuti, possa bastare non pensare alla stanchezza per sentirsi nuovamente brillanti?
- Ripartendo dal discorso precedente: sapendo di affrontare una squadra più riposata (l’ultima gara l’aveva giocata la settimana scorsa), mentre era conscio del fatto che i suoi giocatori erano reduci da sei gare in diciotto giorni (sette in ventidue compresa l’ultima), perchè non ha pensato di partire con gente più fresca (Noslin, Tchaouna, Belahyane, Gigot), lasciando in panchina qualche titolare, che ha mostrato segnali di appannamento, per poi inserirli nell’ultima mezz’ora?
Nuno Tavares e Pellegrini
- Dopo quasi un’intera stagione, è conscio del fatto che Nuno Tavares non riesca a giocare con continuità due gare ravvicinate? Se con l’Udinese si era fermato per un problema muscolare (dopo aver giocato con Milan e Viktoria Plzen), come pensava di poterlo utilizzare a Bologna, se era sceso in campo giovedì scorso in Europa League?
- Al termine di Bologna-Lazio, parlando dell’emergenza sugli esterni difensivi, ha detto: “Marusic non era in perfette condizioni, Hysaj non l’ho voluto rischiare. Nuno mi ha detto che aveva fastidio, quindi abbiamo preferito non rischiare”. Se a metà marzo si è ritrovato a giocare uno spareggio Champions con un solo terzino che non aveva problemi fisici (Lazzari), non pensa che sia stato un errore eliminare dalla lista Luca Pellegrini?
- Ripartendo da qui: se Pellegrini è fuori per qualche comportamento sbagliato, che senso ha avuto schierarlo a Milano contro l’Inter in Coppa Italia? Se quella gara non era propedeutica al suo reintegro (il che vuol dire che persistono ancora i motivi che l’hanno spinta ad escluderlo dalla lista), che senso ha avuto utilizzarlo? Ma soprattutto…cosa ha fatto di talmente grave da dover rimanere fuori? E’ ancora convinto che sia stato meglio averlo sostituito con Basic, al quale è stato addirittura preferito Patric come ricambio di centrocampo?
Belahyane, Vecino e i prossimi impegni
- Per quale motivo Belahyane, uno dei giocatori che più si erano messi in evidenza nel girone d’andata e che aveva strappato la convocazione in nazionale (oltre ad aver suscitato l’interesse di Chelsea e Milan) non viene mai preso in considerazione, ed è stato escluso dalla lista Uefa?
- Vecino nel girone d’andata si è infortunato dopo aver giocato sette gare consecutive (erano anni che non veniva utilizzato con questa frequenza). Da quando è tornato a disposizione ha collezionato quattro gettoni di presenza consecutivi (gli ultimi due da titolare). Non ha paura che possa rischiare ancora?
- Alla ripresa del campionato la Lazio avrà il derby in mezzo al doppio impegno europeo con il Bodo Glimt. Come pensa di gestire le forze in quelle sfide? Anche li proverà a convincere i titolari che la stanchezza non esiste?
