Castellanos era appena rientrato dall’infortunio ma è costretto a tornare in infermeria: brutta tegola per Baroni
Mezza partita per fare inversione a U e tornare in infermeria. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, è una beffa per Castellanos: un autogol dell’attaccante lo ha lasciato di nuovo fuori campo, costringendolo a rimanere ai box per una ventina di giorni. L’ora di gioco nel ritorno con il Viktoria Plzen, che avrebbe dovuto garantirgli la titolarità immediata, si è trasformata in un altro stop pesante.
Baroni non ha avuto il tempo di esultare per aver ripreso il suo centravanti, dato che i controlli, effettuati ieri, hanno evidenziato uno stiramento al polpaccio. Non sono ancora arrivate comunicazioni ufficiali dal club biancoceleste, ma se la diagnosi è confermata, il suo stop potrebbe allungarsi a circa tre settimane.
Era appena rientrato da una lesione muscolare di medio grado all’adduttore, si era fermato nel big match contro il Napoli del 15 febbraio e poi era rimasto bloccato fino al ritorno con i cechi. “Pronto per domani“, aveva postato alla vigilia del secondo round, presentandosi alla partita dopo aver fatto due allenamenti in gruppo nelle gambe. La cronaca suggerisce che le tempistiche potrebbero essere state troppo accelerate, soprattutto per una porzione di gara così intensa.
Giovedì, infatti, Castellanos è stato sostituito al 67′. Ha pagato a caro prezzo l’impiego all’Olimpico: a Bologna è stato schierato tra i convocati per onor di firma, figurante in panchina nonostante non fosse in grado di giocare. “Lo abbiamo portato con noi, ma non era a disposizione“, ha spiegato Baroni. I controlli hanno ulteriormente rafforzato le preoccupazioni nel reparto offensivo: mentre si pensava che gli infortuni fossero alle spalle, questi sono tornati a farsi sentire. Il calendario prevede il Torino alla ripartenza (con Vecino squalificato), seguito da una doppia trasferta contro Atalanta (6 aprile) e Bodø/Glimt (10 aprile).
L’obiettivo concreto per Taty potrebbe essere il derby con la Roma, in programma domenica 13, poiché sarebbe prematuro immaginare un suo completo recupero in tempo per l’andata dei quarti in Norvegia, considerando le temperature glaciali e il campo sintetico dell’Aspmyra Stadion. Baroni dovrà usare la sosta per studiare le possibili soluzioni per la sua sostituzione.
Nessuna alternativa ha convinto finora: Noslin e Tchaouna hanno sperimentato, Pedro si è mosso come prima punta nel finale di Bologna e anche Dia vive un momento d’appannamento, non segnando da 7 partite (durante il break sarà impegnato con il Senegal).
Per quanto riguarda Nuno, la situazione non è migliore. Inizialmente erano previsti degli esami strumentali, poi è apparsa una foto del calciatore pubblicata sui social dalla federazione portoghese, e Nuno ha risposto alla convocazione del ct Martínez: un caso da approfondire, che potrebbe portarlo a sottoporsi a controlli in Nazionale. Domenica, durante il riscaldamento al Dall’Ara, aveva alzato la bandiera bianca, commentando: “Sentiva dei fastidi e abbiamo preferito non rischiarlo“, ha spiegato Baroni.
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L’assenza forzata non gli ha impedito di prendere il volo per il Portogallo, situazione da monitorare attentamente, perché la Lazio spera che possa rientrare alla base o venga gestito, visto il preoccupante accumulo di acciacchi prima dello scontro Champions. Nel frattempo, la gestione della pausa si è complicata ulteriormente: la ripresa degli allenamenti è fissata per domani pomeriggio, mentre sono presenti 9 nazionali in giro per l’Europa e molti altri calciatori devono ancora essere rigenerati, tra cui Hysaj e Dele-Bashiru.