Crisi Lazio, Baroni sotto accusa: i quattro capi d’imputazione nei confronti dell’allenatore. La società valuta il suo rendimento
La Lazio, in questo momento, vive il peggior momento della stagione. Inevitabilmente, il tecnico Marco Baroni è al centro della tempesta. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, la società biancoceleste ha messo sotto la lente d’ingrandimento le scelte del mister, individuando nello specifico quattro punti critici che hanno portato a un calo di risultati e a un clima di tensione crescente.
La crisi di inizio anno: la Lazio ha conquistato solo 16 punti in 11 partite nel 2025, un rendimento preoccupante che la pone tra le squadre più in difficoltà della Serie A.
La Roma guida con 29 punti, il Bologna segue con 25, poi Inter 24, Napoli, Juventus e Milan 20, Torino 18, Atalanta 17, Lazio, Genoa, Udinese e Fiorentina 16. Di queste solo Bologna, Inter, Milan e Fiorentina hanno giocato 12 partite. La frenata è evidente. L’Olimpico, un tempo fortino inespugnabile, è diventato un tabù, con una sola vittoria nelle ultime sette partite. Un crollo verticale che ha fatto suonare il campanello d’allarme.
Il calo di forma: dopo una partenza sprint, la Lazio ha accusato un calo fisico e mentale evidente. La preparazione estiva, impostata per una partenza a razzo, ha portato a un calo fisiologico nel momento cruciale della stagione. Gli infortuni e le squalifiche hanno limitato le rotazioni, ma la gestione del turnover e alcuni cambi sono stati messi sotto accusa dalla società.
Il conteggio dei minuti da inizio anno ad oggi vede sopra i mille (tra campionato e Coppe) Guendouzi (1338 minuti), Romagnoli (1239’), Marusic (1144’), Gila (1117’), Isaksen (1107’), Dia (1033’), Zaccagni (1026’) e Rovella (1016’) oltre Provedel (1080’). Tavares, Castellanos e Pedro unici sopra la soglia dei 600 minuti. Tutti gli altri sotto.
Il mercato e la gestione: il mancato utilizzo di alcuni rinforzi arrivati a gennaio, come Belahyane e Dele-Bashiru, è uno dei punti di maggior attrito tra Baroni e la dirigenza. Lotito e Fabiani, pur non volendo interferire nelle scelte tecniche, hanno manifestato il loro malumore per la gestione dei nuovi arrivati.
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Gli infortuni e le liste: la lunga serie di infortuni muscolari, con diverse ricadute, ha sollevato dubbi sulla preparazione atletica. La gestione delle liste, con alcune scelte tecniche discutibili, ha complicato ulteriormente il quadro. La società contesta a Baroni alcuni rientri forzati e la gestione delle liste: Basic dentro in campionato, mai utilizzato, fuori Pellegrini con Hysaj stirato un mese e più. Fuori Belahyane in Europa, dentro sempre il terzino albanese, pronto dopo la sosta.