Il derby di ritorno con la Roma si giocherà in mezzo al doppio impegno di Europa League con il Bodo Glimt. Il mondo laziale si divide sul modo in cui affrontare le gare
La gara d’andata contro il Bodo Glimt, poi il derby con la Roma, infine il ritorno con i norvegesi. Le tre gare in soli sette giorni, che andranno in scena dal 10 al 17 aprile, animano le discussioni e accendono il dibattito all’interno del mondo laziale. La squadra di Baroni ha dimostrato di soffrire il triplice impegno settimanale: nelle ultime occasioni in cui si è trovata ad affrontare le tre gare ravvicinate, ha palesato difficoltà, fallendo almeno uno dei tre impegni. Nella settimana in cui ha giocato con Verona, Real Sociedad e Fiorentina, ha sbagliato l’approccio alla sfida con i viola; nell’ultimo mini tour de force (Udinese, Plzen e Bologna) è crollata al Dall’Ara.

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Come preparerà Baroni quel triplice impegno? “Una cosa è certa – è stato sottolineato nel corso di un’accesa diretta su Radio Olympia – bisognerà gestire le forze. Se il tecnico pensa di far giocare le tre partite consecutive a gran parte degli stessi titolari, vuol dire che non ha capito cosa è successo negli ultimi mesi. Quindi credo che sarà necessario gestire le forze e organizzarsi, preparando il triplice impegno. E non dimentichiamo, che prima della trasferta in Norvegia, ci sarà anche la sfida con l’Atalanta”.
“Pronto a sacrificare il derby per arrivare in fondo in Europa League”
La domanda che abbiamo posto ad opinionisti, giornalisti e addetti ai lavori, è semplice: sareste pronti a sacrificare il derby (inteso come gara in cui far riposare qualche titolare, per evitare di spremere troppo la squadra) per ottenere la qualificazione alle semifinali di Europa League? Le risposte sono sorprendenti: per la prima volta, dopo tanti anni, per qualcuno il derby potrebbe essere messo in secondo piano.

“Io non ho dubbi – esordisce Mauro Simoncelli – voglio provare a vincere qualcosa. E l’Europa League è alla nostra portata. E’ una vita che ci rinfacciamo il fatto di non provarci mai fino alla fine e onestamente credo che se non ci proviamo quest’anno, non ci proveremo più. Conosco la Lazio e le sue potenzialità: non credo che il prossimo anno la squadra si troverà di fronte ad un’occasione come questa. Mai come in questa stagione c’è la possibilità di arrivare fino in fondo e io voglio giocarmela, anche a costo di sacrificare il derby. O quest’anno, o mai più: io sposo il ragionamento di Baroni, quando dice che non c’è domani”.
“Quanti derby abbiamo giocato? E quante semifinali di Europa League invece?”
Stesso pensiero di Luca Berardinelli: “Tra una semifinale di Europa League e un derby io non ho dubbi. Di derby ne abbiamo giocati un centinaio, quante semifinali di Europa League o Coppa Uefa abbiamo disputato nella nostra storia? Io credo che nessuno possa pensare che una stracittadina possa essere preferibile ad un’eventuale semifinale. Il derby me lo giocherei in stile Ranieri: mettendomi in difesa e cercando di portarmi a casa il pari: magari negli ultimi venti minuti metto dentro qualche titolare. Il Bodo non è quello di due anni fa: è una squadra strutturata che non è arrivata per caso nei quarti di finale di Europa League, quindi va affrontata con tutti i titolari”.

Punta sull’Europa anche Enrico Pedone: “Europa League Uber Alles! Parafrasando l’inno tedesco, la competizione internazionale, giunta ai quarti di finale, merita l’assoluta priorità. Tuttavia, anche il derby deve prevedere la Lazio migliore. Quindi la gestione deve essere oculata: nella prima partita contro l’Atalanta, Baroni dovrà ruotare la rosa e gestire le forze affinché nella seconda e terza gara vada in campo la formazione titolare”. Tra chi pensa che il derby sia “sacrificabile”, c’è anche Alessandro De Dilectis. “Purtroppo alla luce delle ultime prestazioni e della condizione attuale di tutta la rosa credo non ci siano alternative. Ritengo comunque che Baroni dovrà essere consapevole del fatto che nulla gli verrà perdonato, neanche nell’ottica di una gestione propedeutica all’avanzamento in Europa League. L’eterno dilemma degli allenatori che si trovano a gestire la squadra nell’epoca della presidenza Lotito”.
“Il derby non si sacrifica mai”
Enrico De Lellis, giornalista di Repubblica, non intende fare calcoli: “Non sacrificherei nessuno, non solo perché si tratta di un derby ma anche perché il campionato è importante quanto e come l’Europa League. Chiaro che l’occasione di arrivare alle semifinali della competizione europea è ghiotta ma la Lazio non può permettersi, anche per la gestione economica della società, di fare all in sull’Europa League e mollare il campionato. La Lazio non può restare fuori dall’Europa nella prossima stagione sarebbe una catastrofe”. Sulla stessa linea James Wilson: “Assolutamente no non sacrificherei in nessun modo ,li derby anche perché portarlo dalla nostra parte significherebbe dal mio punto di vista arrivare ad affrontare la partita di ritorno in Europa League al top”.

Chi non ha nessuna intenzione di mollare il derby, è Paolo Signorelli: “Ma stiamo scherzando? Il derby non si sacrifica mai: per nessuna ragione al mondo. Prima regola: il derby non si perde mai, poi vediamo tutto il resto”. Stesso pensiero di Daniele Magliocchetti: “Ma che domanda è? Io punto sul derby tutta la vita. Non esistono altre partite. Io non sacrificherei i titolari nel derby per averli con il Bodo. Io voglio fidarmi di Baroni che spero abbia capito come gestire le forze. La formazione migliore la metto nel derby. Comunque tanto dipenderà anche da quello che succederà nella gara d’andata in Europa League”.
“Baroni deve gestire bene le forze: nessun calcolo”
Ragionamento condiviso da Andrea Iustulin: “Mi auguro che Baroni torni ad una più adeguata rotazione della rosa, infortuni permettendo. Crescere non significa scegliersi semplicemente le battaglie ma soprattutto imparare a gestire gli impegni importanti ravvicinati. Questo per dire che si può andare in Norvegia con qualche seconda linea per giocarsi derby e gara di ritorno di EL con i migliori. Tutto è in ballo e non voglio ancora scegliere su quale dancefloor esibirmi”.

Leonardo Conca definisce le sfide con Bodo Glimt e Roma come “le più importanti della stagione. Per questo motivo, è fondamentale sfruttare la gara contro il Torino per far ammonire Guendouzi e Isaksen, così da scontare la squalifica in campionato e averli a disposizione nelle sfide decisive. Inoltre, nelle partite contro Torino e Atalanta sarebbe opportuno schierare giocatori freschi, permettendo ai titolari di riposare in vista degli impegni cruciali. Nel derby, invece, non farei rifiatare nessuno, perché è una gara troppo importante per noi e bisogna vendicare la figuraccia dell’andata, quando la squadra ha giocato malissimo, perdendo in modo imbarazzante. Ci saranno altre occasioni per gestire le energie, ma questa partita va affrontata con il coltello tra i denti”.