L’esterno della Lazio sono giorni che non si allena, ma Spalletti vorrebbe tanto recuperarlo in vista della sfida di ritorno con la Germania
Si può andare in nazionale e tenere in ansia una società e uno staff tecnico? Nel caso della Lazio si direbbe che sia quasi la normalità, anche se le cose non dovrebbero andare in questo modo, ma in maniera del tutto differente. Mattia Zaccagni sta facendo un 2025 in grande stile, con gol e assist, ma anche con prestazioni degne di nota, tanto che Luciano Spalletti, dopo averlo ignorato a settembre, adesso che la gara con la Germania vale tanto, l’ha seguito e subito riconvocato anche perché in Italia giocatori con le sue caratteristiche non ci sono. Ma c’è un problema, ovvero che il capitano biancoceleste era reduce da un piccolo fastidio che l’ha costretto a fermarsi prima della gara col Plzen all’andata per un fastidio al polpaccio.

E’ stato fermo qualche giorno, poi è tornato con l’Udinese, ancora col Plzen e poi a Bologna. Ma il fastidio, in qualche modo non se n’é mai andato. Ha stretto i denti e ha dato una mano alla squadra. C’è da dire che l’esterno della Lazio era stato già pre-allarmato un mese fa e sapeva che sarebbe tornato in nazionale, tanto che a ufficializzarglielo è stato lo stesso Luciano Spalletti il giorno dopo la grandissima vittoria a San Siro col Milan, dove il ct, guarda caso, era presente. Da quel momento il capitano laziale sapeva che sarebbe stato chiamato ed era al settimo cielo.
Zaccagni ha un fastidio al pube, perché rischiare?
La Lazio sta seguendo tutta questa vicenda con un pizzico di trepidazione anche perché i traguardi importanti da inseguire sono diversi e sono soprattutto fondamentali. E si sta parlando di uno dei giocatori, se non proprio il giocatore più rappresentativo e importante. Già perché il capitano della Lazio da quando è andato in nazionale, che si sta allenando ad Appiano Gentile, ha lavorato in disparte sin dal primo giorno perché manifestava un fastidio all’altezza del pube, ma è altrettanto vero che sono stati fatti gli accertamenti del caso che hanno escluso che si potesse essere qualcosa come una lesione o altro, così i medici della nazionale, sentendo quelli della Lazio hanno convenuto che il giocatore poteva restare lì, anche perché il ct vorrebbe farci affidamento.

Baroni, ma anche tutta la società biancoceleste non è che abbia preso benissimo questa soluzione trovata dallo staff medico della nazionale, ma il giocatore è contento e d’accordo. L’ansia però è parecchia anche perché Zaccagni proprio di ferro non è soprattutto quando ha questo genere di situazioni. Ora non resta che sperare che non accada nulla, ci manca solo che dopo Castellanos, la Lazio perda anche Mattia Zaccagni.