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Lazio, senza Immobile tanti mini bomber: quando era successo l’ultima volta?

La pesante sconfitta contro il Bologna ha messo in evidenza una situazione al momento difficile per la squadra biancoceleste, alle prese con una difficoltà a segnare contrapposta alla facilità nel subire gol

La sosta del campionato, che lascia spazio agli impegni per le nazionali, arriva probabilmente al momento giusto per permettere agli uomini di Baroni di recuperare energie fisiche e nervose in vista della grande volata finale che vedrà i biancocelesti impegnati nella lotta per un posto in Champions League in campionato e nei quarti di finale di Europa League, con tante speranze di approdare dopo tanti anni nelle semifinali di una competizione europea.

Lazio, senza Immobile tanti mini bomber: quando era successo l’ultima volta? – LaLazio.com – LaPresse.it

I cinque gol subiti contro il Bologna hanno messo sotto processo il sistema di gioco studiato dal tecnico toscano, nel momento in cui sono venute meno le energie dopo le tante partite ravvicinate degli ultimi 20 giorni, forse un atteggiamento meno spavaldo, meno aggressivo, potrebbe aiutare la squadra nella fase difensiva. Ma questo modo di affrontare le partite ha anche permesso di mandare in gol molti giocatori e a più di uno anche di arrivare in doppia cifra, quando mancano almeno altre11 partite da disputare in stagione.

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Il problema non è mai stato l’attacco

La Lazio, è indubbio, sta disputando una stagione al di sopra delle aspettative. Stabilmente in zona Champions League in campionato e i quarti di finale di Europa League, raggiunti dopo tanti anni, rappresentano sicuramente già oggi un grande traguardo, viste anche le premesse dopo la campagna acquisti e cessioni estiva. Grande merito va al tecnico Marco Baroni che ha saputo dare immediatamente gli  stimoli giusti a una rosa rinnovata, con un’idea di gioco propositiva che ha valorizzato più di un giocatore.

Il problema non è mai stato l’attacco – LaLazio.com – LaPresse.it

Se i numeri della fase difensiva sono indubbiamente drogati da due pesanti rovesci contro Inter e Bologna, la fase offensiva ha sempre più o meno funzionato anche nelle ultime partite senza l’attaccante titolare Castellanos. Il terzo attacco della serie A dietro Inter e Atalanta e il migliore in Europa League fanno capire che il mister è riuscito a sviluppare un sistema che comunque rende pericolosa questa squadra. Sicuramente non c’è un bomber di riferimento, un Retegui in testa alla classifica cannonieri, con 22 gol ad esempio o un Kean secondo con 16, ma i 12 gol stagionali del Taty restano un bottino importante, nella media tra l’altro con Lautaro Martinez, Thuram, Dovbik, Lukaku, Vlahovic, cioè tutti i grandi attaccanti delle altre squadre.

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La cooperativa del gol

Ciro Immobile aveva rappresentato certamente un unicum nelle ultime stagioni biancocelesti, un giocatore in grado di realizzare oltre 20 gol, e in alcune annate anche più di 30 ogni stagione. Un attaccante fantastico che si caricava il peso e la responsabilità del gol per tutta la squadra. La storia di King Ciro alla Lazio si è chiusa la scorsa estate e c’era bisogno di trovare più giocatori in grado di realizzare tutti insieme i gol garantiti ogni anno dal bomber di Torre Annunziata. Baroni ha saputo così valorizzare esterni d’attacco e trequartisti, trovando una specie di cooperativa del gol dove, oltre a Castellanos arrivato a quota 12, troviamo Zaccagni e Pedro a 10, il senegalese Dia a 9, Isaksen, Noslin e Delel Bashiru arrivati a 5. Un 4231 cucito perfettamente addosso a dei giocatori in grado di trovare tutti la via del gol.

La cooperativa del gol – LaLazio.com – LaPresse.it

Prima dell’era Immobile dobbiamo ritornare alla stagione 2014-15, quella con Pioli sulla panchina della Lazio, dove oltre ai 16 gol finali di Miro Klose, capocannoniere di quella stagione, si misero in evidenza sotto rete Felipe Anderson, Candreva e Parolo con 11 gol, Djordjevic e Mauri arrivati a 9 gol stagionali. Anche quella stagione fu un’ allegra cooperativa del gol in grado di mandare a rete tanti giocatori diversi, una stagione che si concluse con la notte del San Paolo a Napoli, quando quella Lazio si guadagnò l’accesso ai preliminari di Champions League proprio ai danni dei partenopei. 

Published by
Mauro Simoncelli
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