Il difensore spagnolo non sta nella pelle per la convocazione con la nazionale maggiore della Spagna, ora Lotito si deve mettere a tavolino
Era a casa a vedere la televisione, pensare che era rientrato dalla Spagna per una visita medica al piede, ma mai si sarebbe aspettato di ritornarci nella maniera più bella e soprattutto ufficiale, ovvero chiamato dalla nazionale del suo paese, la fortissima Spagna. Un sogno, irraggiungibile. Quasi stentava a crederci quando il telefono ha squillato e dall’altra parte ha sentito la voce del ct De la Fuente Castillo che gli diceva subito “ho bisogno di te, che vieni qui con noi“. Il tempo di stropicciarsi gli occhi, di mettere qualcosa nella valigia e correre all’impazzata all’aeroporto per tornare in Spagna e mettersi a disposizione della sua nazionale. Baroni lì per lì non è che fosse così entusiasta, ma era felice per il suo ragazzo che aveva ricevuto una bella soddisfazione.

Lui nel giro di qualche ora è andato ed è arrivato nel ritiro della Spagna dove ha rivisto con piacere qualche compagno del Madrid e anche tante vecchie conoscenze dell’Under 21 che non vedeva da un po’. E’ un ambiente che conosce bene, tanto che è stato subito accolto come se fosse un veterano. Lui non sta nella pelle tanto che no ha nascosto la sua soddisfazione ai cronisti: “Dire che sono felice è dir poco, non ci credo ancora, per me è davvero un sogno essere qui. Quando mi ha chiamato il mister per me è stata una notizia bellissima”.
La palla passa a Lotito, il rinnovo è complesso
La curiosità più grande l’ha raccontata proprio lui, anche perché non credeva che potesse essere chiamato dalla Spagna: “Ero a casa a guardare la televisione, mi ha contattato l’allenatore e sono stato subito entusiasta. Sono felice di poter vivere questa esperienza indimenticabile e unica, voglio godermela al 100%”. E così sarà nella sfida con l’Olanda, visto che l’andata è terminata con un pareggio per 2-2. Pensare che è stato chiamato dopo una delle peggiori partite a cui abbia mai giocato con la Lazio.

Per il momento la Lazio ha proposto a Gila un contratto a 1,7 milioni di euro fino al 2029, con la possibilità di arrivare a 2 al terzo anno, ma Mario Gila ha ringraziato per la terza volta e ha rifiutato. Già per tre volte lo spagnolo ha detto no, ma non certo perché non si trova bene, solo che non vuole rinnovare, primo perché il contratto ce l’ha già e arriva fino al 2027, secondo perché non ha tutta questa fretta e, strano a dirsi, non è attaccato ai soldi.